domenica 22 dicembre 2013

Senza pensieri


Per accogliere le mie sisters-colleghe ho dovuto sistemare un po' casa.
Io, piuttosto che sistemare casa spalerei letame, tanto per capirci.
Appuntamento da me ore 19.45, ognuno porta qualcosa.
Alle 19.10 aspiravo con foga. Una torta patate e brie nel forno.
Alle 19.20 pulivo il bagno. E sfornavo la suddetta torta.
Alle 19.30 mi sciacquavo, mentre i pomodorini ripieni si gratinavano.
Alle 19.40 mettevo il rimmel.
Alle 19.45 aprivo da basso e tagliavo velocemente il pane.
Poi chiacchiere, buon vino, inattesi doni. 
Ti cerco con gli occhi (ma davvero esisti?): ci sei? Mi infilo in tasca il tuo sorriso rubato fra teste e parole.
Ora a letto, satolla e brilla di cose. Ho traslato i residui bellici della cena dal tavolo del salotto a quello della cucina, ed ora giacciono lì, in attesa del giorno. Non l'avrei mai fatto. Non avrei mai lasciato pile di piatti inevasi.
Invece adesso posso. Perchè la perfezione non mi appartiene, ma neanche da lontano. Proprio non la voglio, quella cazzo di perfezione.
Mi piaccio così, imperfettamente felice.

8 commenti:

  1. E quando ti piaci, il mondo ti segue.
    Brillano le imperfezioni: ti rendono speciale. Ti rendono motivo valido d'una lotta personale.
    Detto ciò: fatevi avanti guerrieri, conquistate il nostro sorriso. Poi un giorno conquisterete il nostro cuore.
    Te lo auguro.
    Oh detto inter nos: resta stupendamente imperfetta.
    Bacione

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    1. Si si, non correggo niente.
      Gli scarabocchi sono carini :)

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  2. La perfezione sta nella meraviglia delle imperfezioni, che rendono il tutto più bello.
    Anche una casa un po' in disordine, a modo suo è perfetta e accogliente... poi se c'è una torta sfornata ;0)

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    1. Oh si, anche questo adesso lo accetto.
      Prima, non facevo venire nessuno qui. Chi arrivava doveva annunciarsi con larghissimo anticipo. Che incubo.

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  3. Sempre meglio imperfetto che passato remoto.

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    1. E chi lo usa più il passato remoto?
      Per non parlare del trapassato...
      :)))))

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  4. Succube della mania di controllo temevo anche io le incursioni di amici non annunciati. Ora vorrei perdonare la mia imperfezione e aprire le porte, ma non troverebbero solo il pavimento sporco e la libreria in disordine. Troverebbero un cuore nel caos e una mente in confusione... Passerà?

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    1. Stella.
      Come stai?
      Scrivimi se vuoi, adesso ho altri tempi...

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