mercoledì 7 novembre 2012

Diversità e dintorni


Seduta di Pratica Psicomotoria con i bimbi di tre-cinque anni.
Facezie, dolcezze e racconti in cerchio, prima di iniziare.
Tutti vogliono stare vicino a me, abbiamo dovuto stabilire una turnazione che rispettano e fanno rispettare, con rigore austroungarico.
La regola è "uno alla mia destra e uno alla mia sinistra", altrimenti, con la creatività tipica dell'infanzia, avevano tentato di sfruttare anche il mio spazio anteriore e posteriore. Ma poi del cerchio, non restava alcuna traccia.
Insomma, ieri. Qualche chiacchiera, narrazioni.
Mark, quattro anni, che porta in eredità un musicale accento ucraino, dice: "al parco ho visto un bambino brutto".
Gli chiedo cosa avesse di brutto questo bambino.
"Era tutto nero: la faccia, i capelli, gli occhi, le mani".
E la Cleo, con la scioltezza che può avere solo una Cleo, dice canzonatoria "ma non era mica sporco, sai?"
E il Matteo, con la saggezza che hanno i Matteo, replica "siamo tutti uguali, anche se abbiamo pellicce diverse".


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