lunedì 3 settembre 2012

Felicità?



Il libro della Ernaux si conclude con queste parole.
Quando ero bambina, lusso significava per me pellicce, abiti lunghi e ville sulla riva del mare. Più tardi, ho creduto che fosse condurre una vita da intellettuale. Mi sembra ora che sia anche poter vivere una passione per un uomo o una donna.
Ora, va affrontata l'annosa questione.
Spesso pongo questa domanda, banalissima.
"Puoi dire di essere stato (o stata), veramente felice?"
Di solito la risposta è vaga, e spesso porta a dissertare, ma sfugge ai dati oggettivi.
Insomma. Felicità è un dolce assaporare che ci accompagna lungo la strada o qualche vetta compulsiva di intenso appagamento?
Pace o turbamento?
Una sollecitazione, a tale proposito, viene dal libro che ho tra le mani.
Mi viene in mente che è quello che ho sempre desiderato, da me stesso e da un'altra persona. Voglio darmi interamente. Voglio impegnarmi totalmente. Voglio un momento come questo, un momento dal quale forse, non mi riprenderò più.
"La verità, soltanto la verità" (H. Humphreys)

5 commenti:

  1. Ti dico la mia: penso che la felicità si distingua dalla serenità. E' molto difficile che la felicità duri a lungo, e forse è perfino giusto che sia così. La considero quindi una vetta, ma sono convinta che tutti la possiamo sperimentare, qualche volta. Credo che nessuno non abbia mai avuto un solo momento di felicità. La serenità invece potrebbe essere qualcosa di più duraturo, ma solo se non ci si affida completamente alle circostanze esterne. Si può essere sereni se si trova la disposizione d'animo adatta ad affrontare le sfide della vita...

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  2. "Si può essere sereni se si trova la disposizione d'animo adatta ad affrontare le sfide della vita"...
    Vero, e mi pare di suo una grande sfida!!!

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  3. La questione è veramente complessa, la risposta non può che essere vaga.
    Penso che la felicità non debba essere un obiettivo, aspirare alla felicità genera ansia e insoddisfazione, crea aspettative che difficilmente, ma forse è più giusto dire mai, sono raggiungibili.
    La felicità è un semplice attimo inatteso che ti rendi conto di aver assaporato.
    Da bambino quanto si era felici per un semplice gesto d'amore?
    La serenità può essere se non un obiettivo, uno stimolo a vivere tranquilli in attesa di semplici attimi di felicità.

    Franco

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  4. Ma non possiamo esserne (almeno in parte) gli artefici?

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  5. Assolutamente, i vari attimi di felicità vanno gustati perchè vissuti ed essere capaci di essere sereni è la chiave per viverli.
    L'essere sereni è in gran parte in mano nostra

    Franco

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