domenica 28 ottobre 2012

Letargo


 
Passo le mie giornate frugando nel cassetto delle cose smarrite. Oggetti dimenticati, che potrebbero dare un senso al mio attendere. Forse, d'incanto, ogni oggetto andrà in cerca del suo posto, del suo luogo, di una corrispondenza. Occhiali caleranno su nasi che non sapranno riconoscerli. Vecchie viti entreranno in fori ormai occupati. Anelli forzeranno dita troppo grosse.
E tutti questi oggetti, troveranno casa in me.
Ma ci vuole tempo.
Devo prepararmi all'inverno. Costruire una tana di foglie e muschi, che si lasci solcare dalla luce. Strappi di sole -prima freddo, poi capace di spremere gli odori- che raccontino quanto prossimo sarà il risveglio.

8 commenti:

  1. Risposte
    1. Del caldo. Dei profumi. Della pelle esposta.

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    2. Bisogna dotarsi di tanta creatività per fare ciò. Questo cielo nero che vomita freddo e pioggia tende ad immalinconire anche la penisola sorrentina....

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    3. Per una volta oggi, ci concedete il lusso di uno scacco atmosferico. Qui, sole. Tiepido, ma pur sempre sole.

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  2. Adoro la preparazione per l'inverno!!!

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  3. È che porca miseria, poteva essere anche un po' più graduale quest'abbassamento di temperatura. Non fa freddino, fa freddissimo (almeno da me)

    [lo so, ho rovinato la poesia del post] :D

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  4. Poesia? Quale? :))))
    Mi piace la tua concretezza sarda :)

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