sabato 16 marzo 2013

Luci

Come si fa a raggiungere le Dolomiti e dimenticare la reflex a casa?
Si può. Quando sai trattenere solo poche informazioni in un cervello che arranca. Sì, posso dimostrarlo.
Però che bello.
Un'aria che pare lavata, perchè qualcuno l'ha passata al setaccio, e tu la respiri, e lasci che ti prenda la faccia.
E il bianco. Potresti dire tante banalità su quel bianco.
E' solo che non ti sta dentro gli occhi. Che provi, a tenerlo tutto, ma è troppo, e ti tocca sorridere, per fare più spazio dentro di te.
Il verde, l'azzurro.
Non avevo le scarpe adatte, come sempre del resto. Gli stivaletti grigi sembrano cuciti per me, ma si bagnano, mentre a passi incerti sprofondo in una neve di polvere soffiata e leggera.
Sì. So ancora guardare. 









10 commenti:

  1. Già, si avesse paura di dimenticare qualcosa di indispensabile, non si viaggerebbe mai.

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    1. E sempre, quel qualcosa, si dimentica.
      Poi si scopre, che non era indispensabile.

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  2. Buonanotte Gioia, le cose belle si conservano nel cuore, e si riflettono nello sguardo. Un abbraccio.

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  3. Un'amica mi disse: le immagini più belle sono quelle che non abbiamo scattato ma che restano indelebili sulla retina.

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  4. la luminosità è stupenda e infinita.
    Quando si è intenti a scattare, la concentrazione è sui particolari e si perde un pò della meraviglia di tutto il resto. Meglio ogni tanto dimenticare la reflex a casa. :)
    Buona giornata!

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  5. Era peggio se tornavi a casa e ti accorgevi di aver lasciato la reflex sulle Dolomiti :)
    Buona domenica!

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