venerdì 8 marzo 2013

Noi due


Oggi avevo il ciuffo di lato. Lo portavo alle medie.
La mia mamma dopo pranzo mi guarda, sorride e dice ciao bambina. Con gli occhi dolci.
Ciao mamma, rispondo, e gioco, scuoto la testa, mentre gli orecchini di metallo trintinnano.
Lo so, che sta male per me.
Che attraverso di me, rivive il suo dolore, la sua storia.
E che adesso, questo uragano, le riporta la devastazione a cui ha fatto fronte, giovane e disarmata, con una me piccina, fragile.
Lo so.
Ma niente, fino ad ora, ci aveva fatto davvero incontrare, così intensamente.
Vere, esposte, nude.
Allora tocca dire grazie, anche a questo dolore.

16 commenti:

  1. certi scorni avvicinano.
    A volte non servono nemmeno le parole.

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  2. è umano tutto questo e vedrai che un giorno sentirai la stessa sensazione per la gioia

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  3. Oltre questo, c'è di buono, che una volta uscita dalla tempesta, il primo sorriso genuino e consapevole di quanti scogli hai dovuto piazzare per arginare il mare (così direbbe Battisti), sarà il suo. E sarà il riflesso del tuo.

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    1. Sì Nocetta. Non vedo l'ora.
      Dopo le azioni e la fatica, i sorrisi.

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  4. il dolore toglie ogni barriera e in silenzio ci avvicina alla nostra essenza.

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    1. La vedo l'essenza. In modo chiaro. Anche troppo chiaro. Un nucleo incandescente da maneggiare con cura, adesso.

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  5. Ciao mamma di Gioia!
    è fortunata Gioia ad avere te al suo fianco... è importante per un figlio sapere che, qualunque cosa accada, la mamma è sempre lì a sostenerlo... so quanto hai fatto e quanto fai per lei....sono contenta che vi siate ritrovate...
    ti abbraccio forte forte!
    L'ortolana

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    1. Amica mia...la mamma ti legge in silenzio, io lo so. :)

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  6. Credo che sia questione ancora di poco,
    ho seguito l'evoluzione e c'è stato di peggio
    adesso si inciampa qualche volta,
    ma robetta.
    Nell'alro post scherzavo

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  7. Le tempeste servono a farci innamorare della quiete.Sono necesarie.

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  8. Sovrappongo la foto sul tuo profilo all'immagine del ciuffo di lato. Dovevi essere proprio infantile quella mattina :-D

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  9. Ritrovo tanta me e tanta Lei in questo post. Noi che ci siamo raccontate il mondo con dolore, con invenzione, con amore. Lei ha sempre sofferto per me ed io per lei. Per mio padre che non può invecchhiare con lei, per noi figli che cerchiamo di essere presenza. Abbiamo litigato, scontrandoci per poi amarci di nuovo, profondamente. So che quel cordone non verrà mai reciso. Ed è un bene, ed è un male.
    Tant'è.
    Raffaella

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