giovedì 4 aprile 2013

L'ho vista


L'ho vista seduta nella capanna di vecchie assi, un rifugio da bambini sudati e senza briglie.
Ma non era libera.
L'ho vista da sola alla finestra, un dito a tormentare le labbra secche, in attesa della mamma.
E aveva paura.
L'ho vista andare a scuola col cappotto troppo lungo, una figlia unica in bianco e nero, così persa.
L'ho vista parlare coi suoi fantasmi, in quel mondo immaginato e dolce, in cui tutto pareva facile, e smussato, e morbido.
L'ho vista ritrovarsi, nella mano grande del nonno, posata sulla sua nuca piccola e bianca.

8 commenti:

  1. Certo cara maestrina che va tutto bene,
    grazie per l'interessamento,
    vedo che anche a te va molto meglio di qualche mese fa
    e ne sono davvero contento,
    ho diradato i commemti perchè ci sono delle cose che non mi riesce di commentare
    e non voglio fare continuamente atti di presenza,
    ma leggo, leggo e credo che vada tutto per il giusto verso.
    Poi, lasciatelo dire, sei anche in buona compagnia,
    ti sei guadagnata dei lettori assidui e questo è merito della bella scrittura che hai.
    Ciao maestrina.

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  2. Che bello.
    Sembrano tanti piccoli haiku.
    All'italiana, però.

    Ciao

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  3. L'ho vista tenera.. e sempre più brillante! ;)
    Cara Gioiuccia! :)

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    1. Ehi, Sedanina.
      Ma sai che a volte penso che mi piacerebbe organizzare una blogger-cena? :)
      Cucini tu?

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    2. Fantastico!!!
      A patto che il dolce lo prepariamo insieme, il piacere di pasticciare con te. :))
      ..il vezzeggiativo Sedanina però...suona perfetto! ;)

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