sabato 2 giugno 2012

Provviste

Un geologo ieri mi parlava delle tempeste solari.
Non è proprio una cazzata.
Quest'anno il sole è molto attivo e lo sarà fino alla prossima primavera. Attivo significa che emette materia e che questa materia impatta con il nostro campo elettromagnetico.
Quindi. Problemi alle telecomunicazioni, come minimo. Ma chi se ne frega. Se fosse tutto qui.
Il geologo mi dice con semplicità che "non sappiamo nulla". Pare che un'emissione fortissima sia stata registrata qualche settimana fa.
"Era in direzione opposta alla terra, altrimenti ora non sarei qui a parlarti", aggiunge con un breve sorriso.
Accetto l'idea di non esserci più. Accetto l'idea di quello spazio che lasceranno le mie braccia, le mie gambe, la mia voce corposa. Mi trasformerò e sarò sempre consistente, ma in altro modo. Penso.
Però che finisca tutto non mi va. Tutto quello che ho visto, toccato. Le persone che amo. L'orizzonte, la cioccolata, il viola, i sassi, il giro di sol, il vino rosso, i baci.
Ho pensato che dovrò fare scorta. Di ognuna di queste cose.

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