"È difficile passare il Natale da soli", mi dice lei, aspirando la sua Camel.
"Ma guardati intorno", le rispondo, "credi che tutta questa gente che ha festeggiato in famiglia si sentisse meno sola? E poi tu hai scelto amica, hai deciso di non mettere la maschera".
Annuisce, guardiamo la pioggia e restiamo lì in silenzio.
Solo per la nonna ho apparecchiato.
Per quanto tempo ancora potremo ascoltarla raccontare le nostre storie?
Di quel giorno in cui, mentre succhiavo il pollice seduta sull'autobus, salì una zingara molto corpulenta, che prese posto di fronte a me. E io (che a tre anni già sapevo quanto sia meglio prevenire) le dissi, estraendo repentina il dito dalla bocca, "non ciuccio più". Solenne, guardandola negli occhi. La donna scoppiò in una fragorosa risata.
Ecco, la nonna questa storia l'ha ripetuta milioni di volte. E' roba sua, la tiene addosso lei. Ho come l'impressione che quando se ne andrà, la porterà via con sè.
Insomma, ho festeggiato il Natale solo per lei. Che per me, non significa niente.
Il prossimo anno invito parenti e amici in una data non sospetta. Celebriamo il sole che risorge dalla lunga notte invernale in modo sobrio e pagano. E alla nonna lo spiego, che i tortellini e lo zampone, possiamo mangiarli lo stesso.
C'è un tempo per le cose
RispondiEliminae non l'abbiamo deciso noi
e non sta a noi decidere quale sia il tempo giusto
c'è e basta
Ti riferisci alla ricorrenza del Natale?
EliminaNo, mi riferiso al pasto
Eliminai cappelletti si mangiano a natale
lo zampone le lentichie alla fine dell'anno
certamente sono cose che si possono mangiare quando vuoi
ma un panettone a ferragosto che senso ha?
Aaaaah, era una questione culinaria!
EliminaMia nonna sarebbe d'accordo con te, immagino :)
Anche per me il vero Natale era quello con la nonna.
RispondiEliminaOra l'ho comunque ricostruito a modo mio, e mi piace.
Lo leggo, lo vedo e lo sento... :)
EliminaUn abbraccione carissima maestra! :)
RispondiEliminaA te, caro Maurì :)
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