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| La roverella di Plessiva - foto di Gioia |
Allora ieri, col mio Peugeot come sempre carico, si è andati alla ventura.
Quattro passeggeri, i viveri di conforto, i giubbotti ammassati, alcune guide e riviste utili alla ricerca.
Perchè, messa da parte l'idea di raggiungere i monti (viste le condizioni meteo), mi era venuta una gran voglia di abbracciare un albero. Ma non uno qualsiasi.
Così, via in mezzo alle vigne.
Il librone ci indicava due monumenti naturali: un cipresso di 440 anni ed una roverella di oltre due secoli.
Ma ecco che il vecchio cipresso, di una bellezza struggente, sembrava mettere una grande distanza tra sè e le miserie umane. Se ne stava lì, splendido e austero, a dire tutta la mia pochezza.
Non voleva essere abbracciato.
Poi però, la roverella. Così maestosa e così umile. Così elegante e così semplice. Una gran dama vestita da plebea, che ha attraversato il tempo.
E mentre la Giuli si faceva raccontare la sua storia di fronde, d'arme e d'amori, io poggiavo faccia e mani su quella pelle coriacea di nonna.
Che bella questa roverella! Davvero, fa... fantasticare... fra colori, forma, immagini, pensieri di arrampicate... davvero bella, come tutto ciò che accende la fantasia e le emozioni! :)
RispondiEliminaCiao maestra :)
E poi pensi che è lì da così tanto tempo. Che può solo guardarti indulgente e dolce. Ti viene da inchinarti....
EliminaCiso Maurì :)
La ritrovata sintonia con la natura, ecco cosa ho dimenticato, presa e immersa nella mia pochezza!
RispondiEliminaEhi maestra, condividiamo anche la marca dell'utilitaria :-)
laram
No, non ci posso credere! :D
EliminaAnche se la mia, è più un furgone ;)
Non c'è nulla come passeggiare nella Natura per ricentrarsi.
RispondiEliminaPensa che anni fa mi sedetti a gambe incrociate su di un sasso, in un meraviglioso bosco. Rimasi immobile per parecchio tempo e... una volpe mi passò accanto incurante della mia presenza, un picchio rosso si posò sull'albero vicino a picchiettare... serbo questi incontri come un tesoro immenso.
La volpe....che segno bellissimo.
EliminaDovrai venire da queste parti, in questi boschi, prima o poi...
p.s. Mi manca un po' il nostro Pier dissacratore :)
Ho cliccato su google "cipresso di 440 anni" persapere almeno dov'era
RispondiEliminala risposta è stata "Diario di una maestra di campagna"
anche andando altrove son sempre qui.
Ciao,
sto bene, in pace.
Cerca "cipresso monumentale di Rocca Bernarda"... :)
EliminaMi hai fatto venire voglia di abbracciare un albero :)
RispondiEliminaNe hai qualcuno, lì a portata di mano? :)
Eliminache dire.. io adoro la natura e sentire parlare in questo modo di cipressi e roverelle, quasi fossero persone, è davvero emozionante :)
RispondiEliminaCiao Manuela :)
EliminaVoja d'uscire vs Pigrizia.
RispondiEliminaPerò ho capito bene lo spirito che v'ha portati in questa avventura: mi mancano le passeggiate in montagna, silenziosa.
Il panorama che mi accoglie.
Già, mi manca.
Baci :-)
Qui è più facile...cinque minuti di auto e sei già in mezzo al niente :)
EliminaBrava,abbracciamo sempre.gli alberi fa bene. Il cipresso simboleggia l immortalita' per quello lo piantano presso i cimiteri...difficile sostenere il suo abbraccio. La roverella simboleggia la forza quella che dimora rigogliosa in te!!! Sei forte in tutti i sensi.
RispondiEliminaL'alchimista
Amico mio :)
EliminaMi manca il nostro filosofeggiare random :)))