sabato 12 maggio 2012

Al mulino


Comperare la farina al mulino, è di per sè una grande emozione.
Così oggi, ventotto gradi e una gran voglia di vedere colori, sono andata dove scorre quella roggia chiara, gentile.
Entri al mulino e sei altrove. Un cane accucciato fra i sacchi, Il Sacro Cuore raffigurato qua e là, Frate Indovino a dirti se è già tempo di semina. I proprietari impolverati, da sempre.
Chiedo del vecchio battifferro, a fianco. E' morto qualche anno fa, ultranovantenne. E quel luogo così pieno di storie e Storia rimane lì, con tutte le belle finestre, i balconi, gli attrezzi ancora disseminati nel prato.
Mi dicono che forse, i figli venderanno tutto, ne faranno appartamenti.
"E un museo", suggerisco "non sarebbe bellissimo?"
La signora scuote la testa. Dice che non si può fare niente "nelle cose vecchie", perchè tirano fuori la sicurezza, l'igiene, e si perde il bello. Mi mostra il pavimento in pietra, lustro per il tanto andirivieni..
"Pensi", mi racconta, "i Nas volevano che piastrellassi tutto. Ho detto che piuttosto vendo il mulino. Pretenderebbero che confezionassi già i sacchetti, che avessi la roba sigillata, ma se qualcuno mi chiede solo trecento grammi di farina, perchè non devo darglieli?".
Saluto, carica di involucri morbidi e racconti.
Poco più in là, prima di svoltare sulla strada principale, c'è un vecchio cancello socchiuso.

Mi affaccio, curiosa.
Un giovane uomo sta lavorando: ripulisce e sgombra un cortile interno, su cui si affacciano un'officina, ormai chiusa, una pocilaia, una casa.
Chiedo di poter fare qualche foto, mi accompagna gentilmente. Racconta che hanno acquistato questa proprietà con l'idea di trasformarla, di ristrutturare, ma c'è crisi.
La casa è bella, piena di poesia, ci sento voci, rumori. Domando se dovranno demolire tutto. Dice che il piano superiore è in pessime condizioni, che se riusciranno ad iniziare i lavori cercheranno di rispettare il progetto iniziale, ma di questo ovviamente resterà ben poco.
Ecco, penso quando salgo in macchina, so cosa voglio fare "da grande". Dare voce, in qualche modo, a questi luoghi che suonano ancora vecchie canzoni.



Nessun commento:

Posta un commento