sabato 27 luglio 2013

Il coraggio del coraggio


A tutti piacerebbe trasferirsi in un posto magico. Ma sono pochi coloro i quali hanno il coraggio di tentare.
(R. Alves)

Intanto ringrazio Pier. E anche Daffo. Che involontariamente lasciano piccoli segnali e pietruzze dorate. Perchè in una mattina calda come questa, in cui provo a pesare e misurare le cose dette e fatte, fra una doccia fresca ed una tazza di tè freddo, ho proprio bisogno di agganci.
Mi sono svegliata pensando al coraggio.
In una vita precedente, qualcuno mi ha paragonata ad una pecorella: dolce, bianca, remissiva e orientata dal gregge. Questo ero. Il tragitto Udine-Padova, 160 chilometri in tutto, pareva un'impresa estrema. Partivo (e partire dovevo, per forza, se volevo sostenere gli esami universitari) come per un viaggio senza ritorno. Sorpassare un camion, fermarsi all'autogrill, cercare parcheggio. Tutto complesso, difficile, spaventoso. L'unica salvezza il pensiero di rincasare in un luogo sicuro, protetto. Conosciuto.
Poi.
C'è una spinta primordiale al cambiamento. Che puoi negare, allo spasimo, ma lei resta lì. E spinge.
C'è che ogni pecora, anche la più docile e ottusa, alza un giorno gli occhi dal suo rettangolo d'erba ben recintato, e per un attimo coglie un ruscello, un sentiero, un grande faggio grondante di foglie.
Allora, a passi piccoli, ho imparato. Le incognite del viaggiare. I percorsi sinuosi e indefiniti dell'amore. Le finestre spalancate, sempre, ad accogliere venti e profumi. Rotte anomale, impreviste, luminose o scure.
Qui ed ora, ascoltare il corpo, i suoi segnali.
E seguire tracce di senso
.

20 commenti:

  1. Molto vera la frase della citazione.. e molto bello poi questo pezzo, questo scorcio della tua vita che hai voluto e saputo condividere così bene. Sei una persona di rara delicatezza, da ogni cosa che scrivi traspare questo, e la trovo davvero una merce rara e preziosissima, oltre che estremamente bella :)

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  2. Sei riuscita con questo breve post a descrivere una situazione-stato d'animo-stato e basta in cui molto spesso -che dico, diciamo sempre- mi rivedo anche io.
    :)

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  3. Grazie a te Gioia per condividere con noi il tuo viaggio nella vita.

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    1. E' sapere di avere dei lettori sensibili, che spinge a dire... :)

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  4. Senza coraggio quasi non si vive, la forza di affrontare il nuovo in tutta serenità è necessaria.
    C'è un cambiamento anche nella tua scrittura, si raffina di più, si arricchisce non solo di parole e riflessioni, ma la novità di iniziare a trarre delle conclusioni, unendo sempre il cuore e la mente.

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  5. Che bello. Passa nelle mie parole?
    Sono contenta... :)

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  6. E' da un po' che ti leggo... e mi viene da farti una domanda: ma generalmente, ti fidi delle persone del web? C'è una piccola iniziativa nel mio blog, ti andrebbe di partecipare?

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    1. Oddio...mi fido...
      Mai del tutto! ;)
      Ma ci sono delle belle persone e speciali.
      Ora vado a dare un'occhiata!

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    2. Il web è insidioso. A me ha dato anni di felicità poi però mi ha tolto tutto... anche la fiducia in chi mi dormiva accanto. Ma non è colpa del web. Sono le persone il problema.

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    3. Sei una specie di puzzle, Lara.
      Un pezzo alla volta, ti costruisco e vedo...

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  7. Io mi fido anche se sono rimasto scottato
    ma non riesco a smettere di fidarmi
    e credo di aver più avuto che dato
    Ciao Gioia ogni tanto la sera leggo qualcosa
    e a te è una vita che non ti leggo
    comunque ti penso,
    immagino che lo vedi dalla sfiga.

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  8. E come ha detto il Monsignor lassù al castello di Cuccagna, il coraggio non è il rovescio della medaglia della paura, non si trova agli antipodi... è semplicemente l'azione che pochi riescono a fare per vincere la paura!
    Brava amica mia, sii pure una pecora se questa è la tua indole, ma quando hai paura, dai pure qualche testata!

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    1. Eccoti qui, amica mia. :)
      Lo sai vero, che mentre mi costruivo tu mi passavi i pezzi?
      Come fanno i bambini col Lego: uno cerca, l'altro attacca.
      E fosse finita qui.
      Ne abbiamo, di strada... :)
      Ti voglio bene!


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  9. Io pecora docile, ma soprattutto ottusa, ho buttato lo sguardo oltre il recinto. Ma devo ancora imparare a fare i piccoli passi necessari alla mia salvezza. O meglio un passo piccolo e timoroso in avanti è seguito da una indecente ritirata.

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    1. Lara. Mi credi se ti dico che capisco fino in fondo quello che dici?
      Lascia che tutto fermenti e osserva (era il mio mantra). Poi non ti sarà possibile far altro che agire.
      Io sono qui, se hai bisogno di un abbraccio.

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