martedì 8 maggio 2012

La fossa del giugulo

Non le succede più al risveglio. E neanche quando spegne la luce sul comodino.
Prima le capitava spazzolando i capelli, ingranando la seconda, addentando un biscotto. Ora no.
Perché ha levigato, come si fa con un ciocco di abete appena tagliato, che ancora profuma di bosco. Lo si ripulisce, ben bene. Dapprima si toglie la corteccia, poi si seziona, si ricavano assi.
Ma le assi, parlano ancora dell'albero che sono state. Le venature, il midollo dolce, le piccole asperità, i nodi. Nell'asse c'è ancora l'albero.
Allora tocca lisciare, fino a consumarsi le mani. A volte fa notte a furia di lisciare, e nel silenzio (una sirena lontana, il miagolio di un gatto) lo spazzino può sentire, dal fondo della strada, il regolare e ritmato scivolare della pialla.
Ecco perché adesso, quando beve il suo tè affacciata alla finestra e guarda il giardino attraverso le piccole volute di fumo, non pensa ad altro che al sapore del bergamotto e al calore che scende, dalla lingua alla gola.
Non lascia che si crei lo spazio. Si ferma a ciò che sente, annusa, tocca. Come a chi non è concesso di vedere.
Ma l'altro giorno, per puro caso,
mentre correva sotto la pioggia, l'ha ritrovato. Ha capito dove si annida.
Si era fermata ansante, per una fitta improvvisa alla base del collo. Aveva appoggiato la mano per proteggere, lenire, portar via quel dolore acuto e insistente. E aveva tastato la piccola fossa, quella dolce, molle e vulnerabile cavità, che palpitava lieve, come a respirare, come a lievitare. 
Aveva sorriso, con la mano ferma a trattenere. Allora esiste, si era detta, esiste ancora. 
Adesso sa. Che quando è stanca di spegnere, chiudere, smorzare, nascondere, tacitare, può trovarlo. 
E' vivo, basta toccare, è lì.

2 commenti:

  1. Ma a quando di grazia, l'uscita del libro?!?
    Io voglio leggere il resto!!! Ma di' la vertà, l'hai copiato vero? anche se, devo dire che quando copi metti tutti i riferimenti... ma allora l'hai scritto tu!

    laureata in economia con il pollice verde

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  2. Dunque...cara amica...
    Confesso. L'ho scritto io. :))
    Ti racconterò in gran segreto il seguito ;)

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