giovedì 19 settembre 2013

Nient'altro

C'è un momento in bianco e nero, strappato da un fotografo di turisti spaesati, in piazza San Marco.
Venezia, autunno. Svariate sfumature di grigio.
Io pallida, bionda e col caschetto, un cappottino lungo blu. 
Il profilo buono della nonna Felicita, sorridente e fresca di messa in piega, nel tailleur fondo crema e geometrie.
Il nonno Giovanni spavaldo, aperto, completo scuro e camicia bianca, a tenermi le spalle.
Colombi grassi attorno.
Non so perchè, ma mi mette addosso una gran malinconia. Mi ricorda la nausea da tragitti in auto, l'odore del Labello e il sapore delle Golia, dure sotto i denti appena faceva freddo.
Per i nonni ero il centro. 
Una ballerina in tutù, che appare da dietro le tende acriliche del salotto, e si inchina. Oceano di applausi.
Una cacciatrice di lucciole sul far della sera, che saltella leggera, il bottino in un bicchiere rovesciato sulla mano.
Una talentuosa pianista da Bontempi, lunghi e vibranti canti stonati sotto un albero di Natale sintetico. Verde smeraldo.
Mi chiedevano di essere quello che ero. Nient'altro.

15 commenti:

  1. Risposte
    1. Sì, manca un mucchietto di ore.
      Ma lo sai Pier, che sarà il 21 settembre più fulgido della mia vita?
      :)

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    2. uhm -.-
      potrei dirti di si, ma se poi lo sarà quello del 2014?

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  2. Magari oggi non te lo chiede più nessuno, ma cerca di restare sempre te stessa senza angosce e senza forzature.

    A presto.

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  3. Per fortuna che quella bambina vive ancora dentro di te ;0)

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  4. E quello che eri, e che poi direi pure ancora sei... è molto molto bello e prezioso :) Non credere insomma che sia "sbiadito" tutto come la fotografia... assolutamente no! :)

    Ciao ;)

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  5. I racconti di te bambina suscitano tanta tenerezza. :)
    Ti abbraccio Gioiuccia!

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  6. Una fotografia, mi piace pensare, è la più straordinaria narrazione permanente di un istante. È la ricostruzione all'infinito di un'emozione. Basta saperla leggere. :-)

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  7. A me purtroppo sono mancate le figure dei nonni. Vivevano tutti lontani, chi a nord chi a sud... Sporadiche visite, legami di sangue senza nessuno spessore. Sempre poetiche le immagini che ci regali. Buona serata.
    (ti scrivo appena posso)

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