Salonicco si presenta con la sua anima metroplolitana e caotica: traffico, etnie, colori, bellezza e decadenza.
Temperatura all'arrivo: 34 gradi. Un vero shock!
Rimpiango l'acqua azzurra e trasparente...
Una vera tortura la visita della città, anche se è pomeriggio inoltrato. Per un pelo non perdo conoscenza su un autobus stipato di gente in cui siamo costretti a viaggiare in piedi per per quasi mezz'ora.
C'è vita, sì. Ma sembra scorrere in luoghi a me inaccessibili.
Molti negozi sono chiusi e c'è l'aria che da noi si respira a ferragosto: caldo torrido, pochi turisti stanchi, immondizie spinte dal vento, lungo i vicoli.
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