Ieri, la città dei miei studi, caos e rotonde e paludi e traffico. Piogge sporche d'inverno, umido afoso d'estate.
Sempre uguale.
Io la guardo come un animale selvatico, la scanso, mi ferisce gli occhi. Tutto troppo.
La guardo e penso solo a quel sentiero che da Tribil superiore porta a Dughe, lambito dalla luna. Quattro case, un bosco, altre quattro case.
Però ne è valsa la pena: tangenziale, semaforo, circonvallazione, zona industriale, distributori. Ne è valsa davvero la pena.
Su le mani, su i piedi, su la voce! Sì Giuliano, siamo qui.
Wow.
ah teacher ... che donna romantica :)
RispondiEliminaTotally melted...
EliminaP.s. ho chiesto alla collega di inglese :)
Hai ancora voce per insegnare?
RispondiEliminaStamattina ero un vulcano :D
EliminaOcchio che giuliano, poi, sta male. ;)
RispondiEliminaPerchè io stono, dici?
EliminaNo, non sentiva, ero troppo lontana :)
E' una canzone de "la finestra " :)
Eliminati sei divertita?
Occhio alle mail... :)
E sei riuscita ad assistere a un concerto dei Negramaro senza addormentarti neanche un minuto ? :) Grande prof !! :)
RispondiEliminaEhi ehi ehi...vediamo di non sferrare colpi bassi! :D
EliminaIo ascolto diligentemente le lezioni radio, non protesto e apprendo.
Però tu non infierire e lascia che io me la canti. ;))))))
P.s. che poi, il prof sei tu...io solo maestra :)