giovedì 21 novembre 2013

La maestra in gita

Piccolo aggiornamento.
Ieri, la città dei miei studi, caos e rotonde e paludi e traffico. Piogge sporche d'inverno, umido afoso d'estate.
Sempre uguale. 
Io la guardo come un animale selvatico, la scanso, mi ferisce gli occhi. Tutto troppo.
La guardo e penso solo a quel sentiero che da Tribil superiore porta a Dughe, lambito dalla luna. Quattro case, un bosco, altre quattro case.
Però ne è valsa la pena: tangenziale, semaforo, circonvallazione, zona industriale, distributori. Ne è valsa davvero la pena.
Su le mani, su i piedi, su la voce! Sì Giuliano, siamo qui.
Wow.

9 commenti:

  1. ah teacher ... che donna romantica :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Totally melted...
      P.s. ho chiesto alla collega di inglese :)

      Elimina
  2. Occhio che giuliano, poi, sta male. ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Perchè io stono, dici?
      No, non sentiva, ero troppo lontana :)

      Elimina
    2. E' una canzone de "la finestra " :)
      ti sei divertita?

      Occhio alle mail... :)

      Elimina
  3. E sei riuscita ad assistere a un concerto dei Negramaro senza addormentarti neanche un minuto ? :) Grande prof !! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ehi ehi ehi...vediamo di non sferrare colpi bassi! :D
      Io ascolto diligentemente le lezioni radio, non protesto e apprendo.
      Però tu non infierire e lascia che io me la canti. ;))))))
      P.s. che poi, il prof sei tu...io solo maestra :)

      Elimina