“Mi
sono resa conto solo da poco che certe situazioni nella mia vita
adulta mi facevano stare così male e mi gettavano nel panico perché
mi facevano rivivere delle situazioni infantili dimenticate.
E,
riflettendoci, mi sono resa conto che in certe situazioni non ero io
che entravo in gioco, ma la bambina spaventata dentro di me che
cadeva nel panico. Perdevo il controllo della situazione perché
entravano in gioco tante altre cose della mia storia. Ero io, ma
contemporaneamente non ero più io.
Era
come se sul palcoscenico della mia vita, in quel momento, fossero
entrate altre persone che non c’entravano con quella scena. Erano
sì tutti personaggi della stessa commedia, ma che recitavano in
un’altra scena, precedente. Adesso mi succede ancora che questi
personaggi tornino prepotentemente sulla scena, ma riesco a
riconoscerli e a dar loro un peso diverso. Riesco a tenerli un po’
più sullo sfondo del palcoscenico, per evitare che le ombre del
passato rovinino il mio presente e il mio futuro”.
A. Marcoli
IL
BAMBINO PERDUTO E RITROVATO
Cara amica, questo brano parla un po' di tutti noi!
RispondiEliminaun abbraccio e complimenti per i tuoi scritti veramente unici!
Laurata in economia con il pollice verde
Ma quanto bene ti voglio, cara laureata??????!!
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