Nella mia scuola non si danno compiti.
Ma.
Non tutti condividono, faticano a coniugare l'apprendimento con il piacere puro. Come dire, un po' di sofferenza non può fare che bene.
Dopo qualche insistenza capitolo e una volta alla settimana, ai bimbi più grandi, concedo un compito che rassicura. Mamma e papà.
Ma ecco che il figlio/a del genitore più insistente, quello che aveva lottato per il sacrificio pomeridiano con il coltello fra i denti, non fa mai i compiti.
Dunque, per coerenza questi compiti dovrei richiederli. Li assegno, li controllo. O no? Non va così?
Mi sono ritrovata oggi a dover discutere con questo adulto che accampava scuse adolescenziali (catastrofi naturali, parenti malati, drammi personali) sentendomi stonata e stupida.
Non mi piace, non mi corrisponde. Abbasso i compiti.
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