Da quest'anno i bambini segnano su un tabellone le nostre "coordinate spazio temporali". Un buon navigatore, ho detto loro, non può viaggiare senza conoscere la forza del vento, la posizione delle stelle, il giorno e il mese di partenza e di arrivo.
Sorprendente come renda autonomi, capaci, predittivi, l'essere calati nella realtà. Non solo cogliere il passare dei giorni, dei mesi, delle stagioni, ma anche quantificare e misurare: registrare la temperatura giornaliera (nella foto il grafico-temperature da settembre a gennaio) ci ha reso evidente che la leggenda dell'estate di San Martino ha un fondo di verità, e che i giorni della merla quest'anno si sono fatti sentire. Qual è stata la giornata più fredda? E quella più calda? E' stato più piovoso ottobre o novembre?
Ecco. Essere nel "qui e ora" significa anche guardare dalla finestra e alzare il naso per aria.
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