Maddalena
è stata una bambina.
Una
bambina grande però, giudiziosa. Si è fatta da mamma, si è messa
un cerotto, si è ravvivata i capelli.
Una
bambina grande amata in modo sbagliato. Non ha saputo esimersi il
papà, non ha potuto rinunciare a toccarla, a violare il suo piccolo
grande mondo di quaderni a quadretti e scarpe di vernice.
Il
viso ostinato, la postura eretta e dignitosa di una donna. Questo
faceva arrabbiare papà. Come si permetteva di ritagliarsi un suo
mondo, inaccessibile e privato? Perché, come ogni altra bambina, non
faceva i capricci, meritandosi sane e doverose punizioni?
Un
padre si impone così. Come altrimenti?
Eppure.
Niente
nel suo corpo, nel suo modo di stare al mondo leggera, tradisce la
paura. La paura sottile e acida che si accompagna alla fragilità.
E'
bella e piena, quando sorridendo stringe una mano, e tondo tondo
pronuncia il suo nome. Maddalena.
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