sabato 10 marzo 2012

La prima lista della spesa


Mercoledì, con i bambini di terza, abbiamo immaginato un uomo del tardo Neolitico. Vive ormai stanziale, ha quello che gli serve per star bene.
Ma se la moglie del vasaio dovesse aver bisogno di un cesto di vimini?
I bambini giocano con le ipotesi. Drammatizziamo una piccola scenetta.
Mario Lodi accomagnava regolarmente i momenti di apprendimento e insegnamento con brevi scenette, allestite e interpretate dai bambini improvvisando o scrivendo copioni artigianali e pieni di vita.
Insomma, la moglie del vasaio va dalla moglie dell'artigiano che lavora il vimini.
"Vorrei un cesto, che mi serve per andare a raccogliere erbe e frutti nel bosco".
"Va bene. Ma questo vimini l'abbiamo raccolto dal salice e dovremo aspettare un bel po' per raccoglierne altro. Quindi abbiamo fatto fatica e ci serve qualcosa in cambio".
"Posso darvi dei vasi per raccogliere l'acqua".
"Sì, ci servivano proprio".
E così via, la trattativa va avanti.
Li invito a riflettere sul fatto che non in tutti i villaggi si potessero trovare le stesse merci: alcuni luoghi si prestano più di altri a coltivare, allevare, reperire, raccogliere.
Quindi?
Filippo si immagina che qualcuno si sposti, da un villaggio all'altro, magari con un carretto o un asino.
"Così può fare gli scambi anche per gli altri!"
Ecco allora il problema: come farà a ricordarsi chi gli ha dato la carne d'agnello, chi le uova e chi il grano? E soprattutto, con che cosa li dovrà scambiare?
"Beh", dice Lucia "chiede al vasaio un po' di argilla e segna tutto lì. Anche se non sa scrivere, disegna".
Ci cimentiamo anche noi.
La prima lista della spesa preistorica.

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