Lei cammina provando a misurare l'ampiezza del passo.
Ha gambe lunghe, da bestia in fuga.
Tiene il pensiero su quell'andare, sulla falcata. Stacco da terra, passo, atterraggio. E ancora.
La luce implacabile di mezzogiorno che apre ogni cosa a metà. Il colpo secco del coltello su una mela rossa. Zac. Spalancata.
L'erba verde, troppo verde, accoglie il suo peso vivo, troppo vivo. Un vestito di colori accesi, sul pavimento di steli carnosi, a dire la fine gloriosa di una lunga estate.
Porta alla bocca con studiata lentezza una prugna scura e sugosa, socchiudendo gli occhi.
Domani.
Domani è qui.
Speriamo che continui a camminare anche domani, ed il giorno dopo ancora, e che passo dopo passo arrivi lontano lontano, dove piu' desidera.. "lei" ;)
RispondiEliminaEh... "Lei" ne ha di strada da fare! :)
EliminaProprio stamattina ho mangiato la prima prugna scura dell'estate... ed era dolcissima! :)
RispondiEliminaSORELLA!!!!!!!!
EliminaBenvenuta sister, sono felice che tu sia qui :)
Già il fatto che sei "intera", è di buon auspicio per una camminata sicura :0)
RispondiEliminaGià. Attenzione a non perdere pezzi però. :)
EliminaPrugne, fichi, noci pesche viva l'estate dolce da mordere.
RispondiEliminaE il 21 settembre? :)))
EliminaSei sempre perfettamente te stessa, lo dico asciutto: è raro trovare una così perfetta identità sintattica ed esistenziale.
RispondiEliminaCredo che ti piacerebbe stamattina farti carezzare il viso dalla brezza dello Ionio qui sul lungomare.
Tanti nomi, tanti spazi...ma io ti riconosco sempre!!! :)
EliminaGrazie E.
No, dai dai non facciamola finire la gloriosa estate, non voglio, non voglioo :)
RispondiEliminaAllora forza, tratteniamo il respiro... :)
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