Ho controllato se avevo già postato qualcosa con questo titolo.
No.
Strano.
Perchè "appartenere" è una parola che mi appartiene. Molto.
La scorsa primavera, cena fra amici. Discorsi di vacanze, famiglia, luoghi. La sensazione di guardare tutto da un angolo, di non meritarmi quel posto a tavola.
Appartengo a. Non appartengo a.
Senza involucro e ormeggio, oltre il rassicurante passo cadenzato delle abitudini, ero poco più di niente.
Stasera, raccolta nella mia terrazza, con la dolce cicca del dopocena, ho visto le luci accendersi e poi spegnersi, nelle case attorno. Accendersi. Spegnersi.
Un cielo del nord a strisce e stelle, le braccia fresche.
Io appartengo alle cose. Le cose mi appartengono.
Noi apparteniamo a noi stessi.
RispondiEliminaha ragione daffus, lo pensavo mentre leggevo. Io appartengo a me stesso. Nulla più.
RispondiEliminae poi mi ricordo di una cosa che lessi tempo fa: non farti possedere da ciò che possiedi ...
L'appartenenza in fondo mi ha sempre istigato una ribellione.
ehi ma che è?
Eliminache strane queste coincidenze, anche Euridice ne parla (click)
Daffo e Pier...
EliminaIn linea teorica concordo pienamente. Appartenersi: meraviglioso.
Invece le mie viscere hanno sempre detto altro. Un bisogno di reciproca appartenenza (a persone e luoghi), forse insano. Io ci lavoro.
Intanto mi godo quest'appartenenza al tutto, al bello...
Sei dolce e malinconica e pure io spesso mi sento estraneo a quello che mi frulla attorno, meglio godersi queste ultime serate all'aperto prima di dover chiudere la finestra sino a primavera...
RispondiEliminaSi...cieli da restare increduli...
Elimina"Appartenere"è un termine e un concetto importante, è certo bello pensare di appartenere a qualcuno se la vedi da un determinato punto di vista, ma valutandone altri.. non so, quindi mi trovo d'accordo con chi ti dice che la cosa principale è che tu, prima di tutto, appartenga a te stessa ;)
RispondiEliminaDetto ciò, visto che "devo" necessariamente metterci una cavolata perché mi pagano per questo (no, ma magari fosse perché nel caso sarei ricco! ^^), il titolo mi suggerisce una canzonaccia anni '90 credo di ambra angiolini a "non é la rai" .... credo eh... poi boh, magari ricordo male, verificherò ^^
Ciao :)
"Ti appartengo e se ci tengo io prometto e poi mantengo"???
EliminaTi riferisci a questo, vero?
:D
Eh si, proprio a quella.. inquietantemente a quella ^^
EliminaAppartenere a se stessi è la base solida da cui partire, ma a me purtroppo non sempre basta. A volte è bello sentire che quel posto a tavola è proprio il tuo. Solo il tuo. Ma a volte è bello anche trovare dall'altro lato del tavolo lo sguardo di qualcuno cui senti di appartenere e che pensi ti appartenga.
RispondiEliminaMaurizio: sì, purtroppo ti ricordi bene. :-)
Eh si, ho controllato scoprendo di non aver sbagliato. Ero un pò confuso fra lei e Raf in "ti pretendo", strane assonanze insomma, di cui forse era meglio non ricordarsi ^^ ciao :)
EliminaLara...sì.
EliminaÈ una forma di fragilità.
Ma può essere bellissima.
L'idea dell'appartenenza a qualcosa per me è così “definitiva” da rendermene difficile e poco praticabile l'adesione... Mi piacerebbe piuttosto essere in sintonia con le cose, anche per dare quel libero sfogo a certe forme di narcisismo sotterraneo che ipotizzano che anche noi, in un modo o nell'altro, siamo capaci di condizionare il mondo d'intorno, come un “battito d'ali di una farfalla da qualche parte del mondo può provocare un uragano dalla parte opposta”. Certo, appartenere a se stessi, mi sembra inevitabile (per fortuna). Ma è molto bello il quadro che hai reso circa le “cose” cui si vorrebbe appartenere! :-)
RispondiEliminaEhi :)
EliminaSintonia con le cose.
Bello.
Ancor meglio dell'appartenenza.
Un'osmosi.
Non so perchè, ma forse non è importante, ma "appartenenza" viaggia in parallelo con "possesso" e si affaccia a "gelosia" che va a braccetto con "potere".
RispondiEliminaCome sai non è un giudicare ma solo i viaggi contorti della mia mente intorno alle parole e al fatto esistono sempre tanti significati intorno ad esse.
Lo so sono strano e per questo mi sento più prossimo alla "non appartenenza" ne a cose, ne a persone e nemmeno a luoghi.
Dimenticavo che tra le parole che si sono associate ad appartenenza c'è anche "casa" e che comunque è bello pensarti a casa.
Ciao!!!!
EliminaNon penso tu abbia una modalità "giudicante"...ti conosco abbastanza bene per dirlo.
E' il tuo pensiero, è il mio pensiero.
Confrontarsi, dire.
Spero che vada tutto bene.
Stasera, quando ciccherò sul balcone mio romano.
RispondiEliminaSì, stasera sì.
Avrò te nella testa, prometto.
Bacio
Stella.
EliminaE allora nessuna distanza.