C'è un momento in bianco e nero, strappato da un fotografo di turisti spaesati, in piazza San Marco.
Venezia, autunno. Svariate sfumature di grigio.
Io pallida, bionda e col caschetto, un cappottino lungo blu.
Il profilo buono della nonna Felicita, sorridente e fresca di messa in piega, nel tailleur fondo crema e geometrie.
Il nonno Giovanni spavaldo, aperto, completo scuro e camicia bianca, a tenermi le spalle.
Colombi grassi attorno.
Non so perchè, ma mi mette addosso una gran malinconia. Mi ricorda la nausea da tragitti in auto, l'odore del Labello e il sapore delle Golia, dure sotto i denti appena faceva freddo.
Per i nonni ero il centro.
Una ballerina in tutù, che appare da dietro le tende acriliche del salotto, e si inchina. Oceano di applausi.
Una cacciatrice di lucciole sul far della sera, che saltella leggera, il bottino in un bicchiere rovesciato sulla mano.
Una talentuosa pianista da Bontempi, lunghi e vibranti canti stonati sotto un albero di Natale sintetico. Verde smeraldo.
Mi chiedevano di essere quello che ero. Nient'altro.
uhm autunno in arrivo teacher ...
RispondiEliminaSì, manca un mucchietto di ore.
EliminaMa lo sai Pier, che sarà il 21 settembre più fulgido della mia vita?
:)
uhm -.-
Eliminapotrei dirti di si, ma se poi lo sarà quello del 2014?
Eccolo là... :)
EliminaMagari oggi non te lo chiede più nessuno, ma cerca di restare sempre te stessa senza angosce e senza forzature.
RispondiEliminaA presto.
Me lo chiedo io :)
EliminaPer fortuna che quella bambina vive ancora dentro di te ;0)
RispondiEliminaScalcia e salta, a volte...
EliminaE quello che eri, e che poi direi pure ancora sei... è molto molto bello e prezioso :) Non credere insomma che sia "sbiadito" tutto come la fotografia... assolutamente no! :)
RispondiEliminaCiao ;)
No, Maurì, ne sono certa!
EliminaGrazie :)
I racconti di te bambina suscitano tanta tenerezza. :)
RispondiEliminaTi abbraccio Gioiuccia!
E io ti ri-abbraccio Sedanina...
EliminaUna fotografia, mi piace pensare, è la più straordinaria narrazione permanente di un istante. È la ricostruzione all'infinito di un'emozione. Basta saperla leggere. :-)
RispondiEliminaForse per questo fotografo...
EliminaCiao!!! :)
A me purtroppo sono mancate le figure dei nonni. Vivevano tutti lontani, chi a nord chi a sud... Sporadiche visite, legami di sangue senza nessuno spessore. Sempre poetiche le immagini che ci regali. Buona serata.
RispondiElimina(ti scrivo appena posso)