Prime calze, prime scarpe all'inglese. Autunno. Satvolta sì.
Ieri al bar, sorseggiavo il caffè e ascoltavo due anziani commentare l'arrivo di Matteo Renzi, qui a Udine.
"Cui sa se al rive cul camper?" (traduzione dal friulano: "chissà se arriva col camper?"). Uno si volta, tutto pancia e baffi, mi sorride.
"Lei legge?", chiede.
"Sì", rispondo raccogliendo le mie cose.
"Ben, mi creda, io più leggo e più mi sento astratto".
Arriva l'amica, mi alzo per uscire.
Faccio appena in tempo a sentire l'altro anziano replicare.
"Ma ce ditu? Ce intendevitu dì cun astratto?" (traduzione: "ma cosa dici? Cosa volevi dire con astratto?")
Autunno. Nelle scarpe, nelle chiacchiere.
Molto carine, le scarpe :-)
RispondiEliminaIo anche esagererei col tacco...ma misuro un metro e settantacinque, cara Adriana :(((
EliminaPrimi freddi anche qui, ma io non mollo, ancora sandali e piedi nudi. Sabato, ero a Pesaro, ho preso tanta di quell'acqua che le scarpe facevano clic clac, ma poi è bastato asciugarmi i piedi con un fazzoletto di carta :-)
RispondiEliminaIo non resisto. L'autunno mi fredda le estremità, all'istante.
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