Cercavo altro, come capita. E mi sono ritrovata fra le mani alcuni tesori.
Il primo, è una foto da me scattata all'età di otto-nove anni circa. Attesta:
1) un sopito spirito rivoluzionario, già presente fin dalla tenera età;
2) la tendenza ad immortalare il nulla, al di là del quale si leggono storie.
Precoce la bimba.
Il secondo racconta di una Gioia diciassettenne, giunta in quel di Sappada (Cadore) al fine di governare una trentina di scapestrati minorenni presso la Colonia estiva detta "Casa bassa". Un delirio di inconsulti atti educativi diurni e di rocambolesche, notturne fughe dalla finestra. Alla faccia del Don.
Una bambina devota, mi rappresentò così. Prego notare la presenza di stivale.
L'ultimo è un autoscatto. Io e papà. Una foto d'autore sembra. Ma lui era così, sapeva fare tutto.
che bella quella di papà.
RispondiEliminaSì, la tengo cara.
EliminaMa che meraviglia! tutto.
RispondiEliminaNon posso che aderire a quanto hai già scritto tu :-)
EliminaGrazie ragazze belle :)
Eliminasono rimasta incantata. Spero di no perderti di vista...
RispondiEliminaNon deve accadere... :))
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