Vada come vada il cuore è un grido,
è pazienza infinita,
è di costanza e dolore,
è di gioia e di costruzione,
è un tessuto prezioso.
Bella questa cosa, che curiosando da blog a blog, ci si fa le pulci. Come cani ad annusare la rete, in limitrofi spazi più o meno verdi.
Inoltre mi fa sentire molto blogger, e lo dico come da bambina dicevo uots ior neim? Da fighetta col pollice alzato.
Così mi sono presa il libro di Marco, Marco Valenti.
E ho ritrovato quell'intensità da caffè
ristretto, da mousse al cioccolato
fondente, che mi aveva tenuta appesa, leggendo i suoi post. E'
bravo, assai, perchè spalmare l'intensità su scala più larga, è davvero
un'impresa. Spesso romanzi anche buoni, che ci colpiscono, alternano la
tensione alla distensione (e magari a distensioni troppo lunghe o
annacquate). Invece Valenti ha tenuta, sa portare, e non molla la mano al
lettore.
Incisivo l'uso reiterato di alcuni vocaboli che saldano un concetto ("La società che c'era ancora, dove c'era ancora il suo posto di lavoro, e
ancora la sua scrivania e ancora la foto dove c'era ancora Guido"), e nello stesso tempo gli danno aria, voce, tempo per una riflessione personale.
E poi, c'è una parte
femmminile nel maschile di Valenti, quell'attenzione al dettaglio, uno sguardo
sulle cose (dentro e fuori), che indugia e accarezza. Ed è facile per
una donna ritrovarsi, rincorrere un profumo, la curva di un pensiero.
Alcuni personaggi in cerca d'amore, i cui destini verranno irrimediabilmete plasmati da un astro di passaggio.
I passaparola a volte riservano sorprese degnissime. Mi è piaciuto molto questo commento al libro. Metto il titolo in wishlist :)
RispondiEliminaSì, fallo! :)
EliminaGrazie.
RispondiEliminaLasciare in chi mi legge impressioni come quella tua, che ben racconti, è quello che mi fa continuare a scrivere.
Molto bello tutto questo.
marco valenti
Sono contenta. E' un scambio.
EliminaMi sono appena resa conto che non ero ancora membro del tuo sito. Ti pare possibile? Rimediato subito! :-)
RispondiEliminaTi vedo Adriana!!! :))))
EliminaE brava Gioia che con poche parole aiuta il passaparola! I blog, in fondo, servono anche a questo.
RispondiEliminaMi hai fatto ricordare di un articolo (tristissimo), letto qualche giorno fa, in cui si parlava del fenomeno, sempre più diffuso, delle recensioni a pagamento. Mm... Vediamo: le grandi case editrici pubblicano quasi esclusivamente nomi noti, molte delle piccole pubblicano solo a pagamento; le piccole case editrici serie hanno pochi soldi da spendere in pubblicità e i loro autori restano sconosciuti; blog e siti molto noti postano a pagamento splendide recensioni di libri sconosciuti. Bel panorama! Per fortuna che ci sono anche piccoli lettori, con il loro piccolo blog, che dicono ancora onestamente e senza fini di lucro cosa hanno letto e perché è piaciuto.
Un abbraccio affettuoso!
Ecco, noi (grazie al cielo), siamo blogger squattrinate :)))
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