Di
esprimere un desiderio la prima volta in cui, nel corso dell'anno, un
frutto di stagione si riaffaccia alla mia tavola, pronto ad immolarsi al palato?
Le fragole a giugno, i fichi a settembre, le arance a novembre.
Le castagne in ottobre.
La
castagna, abusatissimo simbolo dell'autunno, che assieme alla foglia
gialla e al fungo marrone, ha segnato l'esistenza di tanti scolari
tristi.
Però, che buona.
Qui da noi si accompagna alla Ribolla gialla, un vino ottenuto dalla pressatura delle uve appena raccolte. Roba che va giù leggera, fresca, e che mi stende, senza il tempo di una replica.
Ma dicevo del desiderio.
Ieri
ho mangiato le prime caldarroste. E non mi sono dimenticata della mia
richiesta. Piccola, modesta, decisamente umile. Ma proprio per questo,
più facile da evadere.
I desideri devono stare al buio. Se vedono la luce sfumano, si perdono, finiscono in qualche luogo dimenticato.
Ora, chiusa la porta, non mi resta che attendere.
"I desideri devono stare al buio. Se vedono la luce sfumano, si perdono, finiscono in qualche luogo dimenticato".
RispondiEliminama che bella frase! E quanto è vera.
Detto da un'amica, e pure scrittrice... :)
RispondiEliminaGrazie Mari, un bacino
potrebbe essere l'incipit di un romanzo..
RispondiEliminaandiamo avanti " e quando una persona riesce a riconoscere i desideri di chi gli sta vicino solo sfiorandoli con le dita allora sì che....."
...ogni cosa prende forma".
EliminaPuò andare, scrittore?
direi di sì, un buon esempio di scrittura "spettinata"....
EliminaEh, mi viene solo quella... :)))))
EliminaAnch'io esprimo sempre un desiderio per il primo... la prima... :-)
RispondiEliminaLo faccio, lo faccio...e la Ribolla Gialla è uno dei miei bianchi preferiti.
RispondiElimina:-)
@ Adriana...ma allora non sono sola!!! ;)))
RispondiElimina@ Marco
Ricordamelo, quando presenterai il libro in Friuli :)