Mi viene in mente il Robin Hood di Disney, con le guardie-avvoltoi tonte e stonate a urlare "sono le quattro e tutto va bene!".
Sì, sono le quattro in questa scuoletta addormentata. Ho provato a riposare, eccome se ci ho provato. Perchè ero stanca, reduce da una notte scura e difficile. Così, verso l'una ho pure preso sonno.
Ma, un bambino che dorme sprigiona energia. Mentre si arrotola nelle coperte, aggiusta il cuscino, schiocca la lingua, parlotta coi suoni dei sogni. Figurarsi dodici bambini che dormono, tutti stipati nella stessa stanza. L'energia si moltiplica.
Elisa mi è caduta addosso un paio di volte. Riccardo ha sussurrato il nome di una compagna, la bocca impastata. Colpi di tosse, sacchi a pelo aperti e richiusi, il tenero russare di alcuni.
Ma erano così contenti.
La passeggiata notturna è una magia. Vederli ai margini del campo, a sussurrare, per non disturbare le lucciole, i fasci delle torce che inquadrano piedi, sorrisi, braccia, nell'oscurità.
Le abbiamo viste anche quest'anno le lucciole. E siamo riusciti a catturarne una, per osservarla bene. Poi, l'abbiamo lasciata andare, a illuminare altre strade, di altri bimbi.
E tutti col pigiama per lavarsi i denti. Ti sembrano più fragili, esposti.
Si sono sistemati uno vicino all'altro, teste accanto a teste, come cuccioli in una cesta.
Ora, dalle lunghe finestre del primo piano guardo il primo schiarire.
E' stata una notte piena di luci.
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