Nevica. Poi piove.
Guardo il tetto lustro e bagnato della casa di fronte. Il mio orologio delle stagioni. Delle fasi del giorno.
La casa di fronte ha due terrazze, una per appartamento: primo e secondo piano. Due terrazze uguali: stessa struttura, stesse dimensioni.
Ma quanto sono dissimili.
La prima è scarna, impersonale. Ma ordinata, pulita, sgombra. Una tenda bianca e pesante impedisce di guardare chi si muove, dentro casa.
La seconda è l'elogio del caos. Lavatrice, cestini, spazzoloni, sacchetti e oggetti che si vanno via via accumulando, in un crescendo di ordinario disordine umano. E spesso, osservo un lui o una lei, transitare dietro al vetro, e provo ad immaginare le loro voci.
"La cena è pronta".
"Arrivo".
Non so quale terrazza vorrei essere. Forse, esiste una via di mezzo.
ahahahah si la via di mezzo è ancora la migliore.
RispondiEliminaSarebbe sana :)))
Eliminaprobabilmente le due terrazze si invidiano a vicenda.
RispondiEliminaVero, di solito capita così...
EliminaCi sono blogger che hanno molto da dire, la vita, le esperienze, la cultura, il caso.
RispondiEliminaCi sono blogger che non hanno nulla da dire e scrivono lo stesso.
Ci sono blogger che vivono la normalità assoluta della vita ma riescono a descriverla con l'eccezionalità di una metafisica profonda. Sembra la cosa più normale del mondo invece è una qualità di pochi che talvolta diventa un dono. Tu sei così
E detto da te...
Eliminauna casa a scacchi?!! e chi ci vive il Bianconiglio? :P
RispondiEliminaVisto che roba? Noi friulani siamo gente frizzante... :)
Eliminafrizzante????
EliminaEro ironica :))
Eliminaparlavo di giardini quando ne ho scritto. spero si intravvedesse la mia idea. L'ordine è una disposizione del nostro io.
RispondiEliminaE in quanto tale, unica...
EliminaQuando si dice "essere fuori come un balcone" :P
RispondiEliminaoblivious pare dica le stesse cose he dico io da tempo.
RispondiEliminaIo le conosco
le due terrazze dico, le conosco
e so anche chi ci stà,
sono tutte due delle stesse persone,
sono gente che ha diviso la propria vita
per amarsi di più,
lei è disoprdinata e confusionaria
lui è tutto precisino
vivono un giorno di sopra e uno di sotto
e in ogni casa ci sono le abitudini dell'uno o dell'altra.
In principio non si conoscevano
e si vedevano tutte le mattine per le scale
lui si alzava presto e quando era vestito
si metteva con l'orecchio a terra
e quando sentiva che lei si avvicinava alla porta usciva
e facevano le scale insieme.
Sono andati avanti così per dodic'anni
giù e sù per le scale in silenzio
finchè lei non le ha chiesto come si chiamasse
e lui le ha risposto "Amore"
era il suo nome vero, ma lei non lo capì
e rispose "Anche io t'amo"
così la sera al ritorno dal lavoro
a volte salivano da lui
e a volte si fermavano da lei.
Adesso vivono così, su due appartamenti perchè
silenziosi come sono non sanno dirsi quanto si amano
e restano indecisi se vivere in una sola casa o continuare così.
Abbi pazienza, m'è venuta così.
Ma che bella...davvero.
RispondiEliminaChiamasi compromesso. Non sempre vivi al primo o al secondo piano. A volte ti tocca pure non avere uno spazio tuo.
RispondiEliminaRaffaella
E' vero...
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