Le tue, sono mani che hanno spinto sempre troppo in fondo alle tasche.
Non so se sia così.
So che non sono mani da principessa.
Le immergevo nell'acquaragia, quando pulivo i pennelli in laboratorio. Le lasciavo coperte di polvere di legno e le sporcavo di vernice. Le unghie si spezzavano, fragili, maneggiando le assi di abete.
Per protesta, si coprirono di una dermatite brutta e ostinata, che curai solo con il cortisone.
Non mi importava. Le mani, servivano a fare.
E adesso, vorrei guardarle con clemenza. Sono mani abbronzate, solide, che hanno elargito carezze e stretto, ostinatamente, la corda.
Ora, che la lasciano andare, si posano sulle ginocchia, come in un'attesa.
mano al confine tra luce ed ombra
RispondiEliminaL'occhio dell'esteta...
EliminaLe principesse "di adesso" hanno le mani così ..... giusto :)
RispondiEliminaPrincipesse nobilitate dal duro lavoro ;)
Eliminaprincipesse "a prescindere"
Eliminamani che fanno :0)
RispondiEliminaE disfano. E fanno.
EliminaPenelope...
Che siano mani aperte e rivolte all'insù..per riempirsi se fosse il caso..perchè meritevoli ;)
RispondiEliminaUn abbraccio amica cara
Un abbraccio a te, ragazza...
EliminaStamattina mi son guardato i piedi e devo dire che ...
RispondiEliminaebbene si, i miei piedi mi piacciono,
peccato che non li veda mai nessuno,
uno di questi giorni gli faccio una foto e la mostro a tutti
perchè ho dei bei piedi.
Ricominciare a vedersi fa bene all'anima.
E quella foto, la posti sul blog. :)
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