Sole bello, benvenuto, toccami, ti aspettavo.
Sì, lo so.
Il gelo è vita, il freddo pure.
Ogni cosa va assaporata.
Eppure il sole è uno sposo dolce e carezzevole. Mi fa sentire amata.
Il sole mi invita a ballare, e se non ballo, fa si che i miei piedi seguano comunque il ritmo della musica.
Ed è un attimo, ritrovarsi nella danza.
Il sole mi ama con tenerezza e rabbia.
Ecco perchè domenica, quando mi ha fatto trovare i primi crochi viola nel prato, ho capito cosa voleva da me.
Voleva mi dischiudessi, a lui.
Voleva dimenticassi per un attimo i danni, e lo guardassi, senza paura.
Eccomi sole bello. Sono pronta.
Leggendoti ho pensato alle lucertole su un muretto di pietra di un'isola delle Egadi e a un amore lontano. Poi ho pensato anche ad una scena famosa di "via col vento" in cui Rossella muoveva i piedi a tempo di musica durante un party.
RispondiEliminaPoi ho pensato che se clicchi su chi ti ha fatto questo commento arrivi dritta sul suo blog: è facile. Ciao
Allora avevo capito giusto... :)
Eliminavivi in un luogo splendido, dove è bello aprire le finestre al sole e trovarsi in mezzo al verde :0)
RispondiEliminaLa finestra è quella della scuola...che è in un paradiso.
EliminaMa qui, nel ventoso est, ancora la dimensione è molto umana, lenta...
che gran posto
RispondiEliminaIo non ho mai visto Roma. Lo dissi e lo ridissi.
EliminaForse arrivandoci, sarei come quelle campagnole impacciate...
:))
per ora la prendo solo come una dichirazione d'intenti,
RispondiEliminanon correre