Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza
calpestare il cuore
ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi come sulle aiuole.
(S. Bersani, Giudizi Universali)
"Piacere, mi chiamo Amore".
E lei si disse che non lo immaginava così. L'Amore.
L'impermeabile chiaro, il bavero alzato. La faccia vecchia, e bambina.
Gli occhi cerchiati di sonno e passaggi contro vento. La mano asciutta, a stringere la sua.
"Ciao Amore, come sei bello".
L'Amore sorrise -e in un attimo, spense ogni sorriso fosse mai stato composto-, distolse lo sguardo, arrossendo appena.
Fu allora, guardandolo tutto, che lei si avvide dei suoi piedi scalzi.
Perfetti, ma scalzi.
cosa c'è i più libero di un piede sclazo?
RispondiEliminaOh no, nulla.
EliminaDipende solo quale strada vuoi percorrere...
Benvenuta ragazza :)
quando leggo queste miniature
RispondiEliminami rendo conto di quanto grezzolotto riesco a essere io nei miei racconti.
In questo momeno ho "The division bell" nelle cuffie e mi pare che non ci sia nessuna differenza tra il tuo concentrato e la sua dilatazione.
Ciao.
Ciao :)
EliminaIo sintetizzo e tu racconti.
Siamo solo diversi.
Ma che bello, ma che brava che sei... Sono stata un po' assente dalla rete ma mi mancavano i tuoi scritti... :-)
RispondiEliminabuona domenica