Lui pensoso, attento, come sempre: accoglie, trasforma e mi restituisce quello che gli consegno pieno di nuovo senso.
Misuravo i passi e le parole, non volevo dire per dire. Volevo dare la giusta forma a quello che sentivo muoversi. Pesci rossi sotto le costole.
"Sai", gli dissi guardando davanti a me, "ho l'immagine di un tandem. Sono stanca di segnare il ritmo, il tempo. Voglio smettere di pedalare e farmi portare. Magari solo per un po'".
Ricordo che soppesò e sorrise.
"Mi piace", rispose.
Oggi, abbandonati tutti gli ormeggi, dimenticati gli specchi e i riflessi, la buccia e gli inganni, io ero lì. C'ero tutta.
E mi sono concessa di chiudere gli occhi. Come quando da piccola, mi lasciavo cadere all'indietro, senza paura, tra le braccia di papà.
Semplicemente Essere. Sì.
RispondiEliminaAbbandonarsi.
Elimina:)
RispondiEliminaSei sempre così dolce e delicata ;) buon ferragosto! :)
Anche a te :))
EliminaAnche se non pedali vai avanti comunque non scegli dove andare è solo questa la differenza, piccola e sotanziale.
RispondiEliminaMi va bene...la meta si decide assieme e poi io, per qualche chilometro, guardo cielo e terra...
Eliminadolcissima e cosi vera. però molte volte non ci è permesso di abbandonarsi ma di provare si:))) Buon venerdì
RispondiEliminaL'abbandono tra le braccia di qualcuno, quanto di più prezioso la vita possa donare.
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