Colloquio con un babbo.
Da subito percepisco la sua necessità di mettere barriere, e la rispetto.
Non vuole empatia, mi astengo. Chiedo, ascolto.
Ci tiene a sottolineare che loro hanno fatto scelte precise. Cibo bio e biodinamico, tessuti non trattati e naturali, vita sospesa, lontana dallo stress.
Ma la sensazione, è che lo sbandieri. Il sorriso compiaciuto con cui accompagna l'affermazione "noi siamo dell'idea che la volontà del bambino vada rispettata", mi trova alquanto perplessa.
Questo bambino, che cammina scalzo d'estate e d'inverno, che beve ancora dal biberon a quattro anni, che sta seduto sempre con la testa in giù e le gambe all'aria (mi ricorda Pippi, anche detta Pippilotta Viktualia Rullgardina Succiamenta Efraisilla Calzelunghe) e mangia solo se e quando vuole, è tutto da osservare.
Cos'è la libertà? Senza filosofeggiare, intendo.
Potersi esprimere direi io, ma in un contesto relazionale, di scambio. E il contesto relazionale, non richiede regole di convivenza?
Questo bambino, uscirà dalla sua bolla incantata. Troverà tossiche rotelle al sapore di fragole sintetiche, abiti sgargianti all'odore di petrolio, cinema multisala intasati di gente e popcorn, e codici della strada che avranno qualcosa da eccepire, se per caso deciderà di guidare con la testa all'ingiù.
Non per questo penso che dovrebbe gonfiarsi di ormoni e globalizzazione anzitempo. Ma un bagno nella realtà, quando capita, potrebbe prepararlo al peggio.
ci sono i sognatori... e gli utopisti
RispondiEliminai sogni servono per almeno cercare di andare in quella direzione e avvicinarsi, cercando trasformazioni anche grandi ma... partendo dalla realtà
le utopie invece non tengono conto della realtà... (concreta ma anche filosofica... com'è la questione delle relazioni umane che citi tu, ad es.)
prima o poi ci si perde e si raccolgono i danni
povero bimbo, confidiamo nel futuro
g.
Condivido su tutta la linea...
EliminaQuesta filosofia delle briglie sciolte, mi irrita parecchio. Il bambino crescerà non sapendo dove finisce la sua libertà e inizia quella degli altri, ma soprattutto si accorgerà troppo tardi che il mondo non si regge sulle regole dei genitori. E allora vedrai che delusioni!
RispondiEliminaDifatti è questo il problema grosso...che non si rendono conto di fargli terra bruciata attorno!
EliminaBuon vecchio Gaber
RispondiElimina"Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Vorrei essere libero come un uomo.
Come un uomo appena nato
che ha di fronte solamente la natura
e cammina dentro un bosco
con la gioia di inseguire un'avventura.
Sempre libero e vitale
fa l'amore come fosse un animale
incosciente come un uomo
compiaciuto della propria libertà.
La libertà non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.
Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Come un uomo che ha bisogno
di spaziare con la propria fantasia
e che trova questo spazio
solamente nella sua democrazia.
Che ha il diritto di votare
e che passa la sua vita a delegare
e nel farsi comandare
ha trovato la sua nuova libertà.
La libertà non è star sopra un albero
non è neanche avere un'opinione
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.
La libertà non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.
Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Come l'uomo più evoluto
che si innalza con la propria intelligenza
e che sfida la natura
con la forza incontrastata della scienza
con addosso l'entusiasmo
di spaziare senza limiti nel cosmo
e convinto che la forza del pensiero
sia la sola libertà.
La libertà non è star sopra un albero
non è neanche un gesto o un'invenzione
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.
La libertà non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione."
Gaber era e rimane un grande... E questo pezzo è una perla!
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