domenica 30 settembre 2012

Un bacio


Sbagliò a dirlo. Le parole ci legano, imbavagliano i gesti, a volte.
Perchè lui le disse solo: "peccato che stasera non sei venuta, avrei voluto baciarti". Solo questo.
Che poi, non glielo disse davvero. Non come si deve, una lettera via l'altra a formare parole pronuciate con le labbra. No. Glielo scrisse. Glielo digitò, febbrilmente.
Ciao Claudia. Peccato che ieri sera non sei venuta, avrei voluto baciarti. A presto, spero.
Perchè aveva disegnato così bene quel bacio, così nitidamente (punti di contatto da cui attingere calore, il pollice sulla guancia, l'indice e il medio alla base del collo), che non poteva lasciarlo lì, relegato e costretto nella materia grigia. Che quell'immagine, di grigio non aveva nulla. 
Poi attese. E le attese non erano il suo forte. Provò a riordinare un cassetto, a riporre alcuni libri letti (dal grande al piccolo o dal piccolo al grande?), a sfogliare una rivista. 
Mezz'ora, forse più.
Buongiorno Paolo. Mi cogli di sorpresa. Era una battuta?
No. Non lo era. 
Perchè aveva ridotto tutto alle parole? Perchè aveva voluto avvicinarsi, sentire il suo odore, infilando il desiderio fra un avrei e uno spero? Non sarebbe stato meglio attendere, solo attendere, intimando alle parole il silenzio, quello delle sorprese, delle cose belle.
E senza l'oscurare delle parole, le mani avrebbero trovato la strada, precise. 
Il pollice sulla guancia, l'indice e il medio alla base del collo.
Sì, era una battuta Claudia! Ti sembro tipo da baci notturni? :))

9 commenti:

  1. È vero sai: le parole servono per dare forma ai pensieri, ma a volte riescono a creare fraintendimenti clamorosi rovinando attimi che invece con sguardi e mimica si potrebbero forse recuperare.

    Comunque questa tavola è di Blankets vero? Che bello anche quel libro *_*

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  2. Yes! Blankets!!! :))
    Che poi Nocetta, due come noi, sagaiole delle parole, si perdono facilmente nel loro incanto... :(

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  3. Penso che, forse, lo scritto digitato può dare un attimo di coraggio a chi non ce l'ha. Come lanciare una pietra e nascondere la mano. Quasi. Dire in faccia le cose, pure piacevoli come queste, talvolta non ci si riesce. Poi, magari ci si sente un po' vili...

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  4. Sì Mario, viva la tecnologia, da un certo punto di vista... Poi però bisogna lasciare spazio al fare :)

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  5. Le parole hanno valore, peso e sostanza, forse siamo un pò disabituati all'uso delle parole per i sentimenti.
    La tecnologia può togliere importanza alle parole, permetterne un uso più superficiale.
    "Avrei voluto baciarti" è ieri, è stato qualcosa che non potrà più essere, scriverlo toglie peso alle parole, un freddo consuntivo di quello che avrei voluto fare ieri, ma non ho fatto e scarico la mia responsabilità a chi non c'era.
    "Ieri ti avrei baciato" è sentimento, "Rispondimi che corro da te" è sostanza
    Si, bisogna aver coraggio nel usare le parole, anche scritte.

    Franco

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  6. Fatti veicolati da parole.
    Mi sembra una soluzione...

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  7. mi piacerebbe conoscerti (non pensare a male) ma hai uhna profondità di pensiero che mi affascina.

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  8. Grazie Stefania! Mi inchino.
    A volte le parole ci costruiscono validi scafandri... :)

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