lunedì 4 marzo 2013

Un buon non-compleanno


Il 6 marzo questo blog compie un anno.
Darò una festa, ovvio. Un po' virtuale e un po' no.
Un anno.
Ma che anno è stato?
L'anno più denso e molle, più dolce e doloroso, più disperato e colmo della mia vita.
E volti, volti che così tanti non ne ho mai raccolti.
Padova, Salonicco, Anghiari, scorci di vita da un'auto in corsa. Da un aereo in volo.
Come si fa a tener dentro tutto questo? Eppure si può, io ne sono la prova.
Mi resta il colore cartolina del mare di Nikiti. Un souvlaki di salsedine e tramonto.
Mi resta la finestra di un albergo, spalancata sulla Piazza del Teatro, mentre consumo con gli occhi una sigaretta che non so più fumare (certo, sono cent'anni che non fumi, sciocca).
Mi restano i libri letti, bruciati, sventrati con il lapis alla ricerca di un senso nascosto.
Mi resta il sorriso di Serena, che annuncia il suo futuro.
Mi restano gli occhi di Jessica su di me, mobili e attenti.
E sopra ogni cosa, le Parole, così piene e così sazie da non lasciare spazio ad altro.

Esiste un'isola di opportunità all'interno di ogni difficoltà.
(Demostene)

13 commenti:

  1. Ce la facciamo allora a camminare su sta strada vero?
    Se inciampo dammi 'na mano te, mi raccomando.
    Notte.

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  2. Ti sono restate un mare di cose, puoi rivisitarle tutte magari con noi. L'auto corre ancora e l'aereo è ancora in volo.

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  3. Sto preparando i palloncini. Sei una 4 stagioni Gioiuzza!! In qualunque veste ti presenti, malinconica, entusiasta, solare, grigetta, sei comunque necessaria. :)

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    1. Bè, 4 stagioni non me l'aveva mai detto nessuno. :))
      Doveva arrivare Nocetta :)))

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