Come nel plastico delle ricostruzioni.
Un'inquadratura divisa a metà.
Da una parte la bambina bionda in cucina, con la maglia a righe rosse e blu. Guarda il suo piatto colmo, i piedi ciondolano sotto il tavolo.
Dall'altra parte del muro i genitori seduti, composti sul divano verde.
Silenzio. Tutto è fermo.
Chiamo la bambina, sottovoce. Lei si volta, alza gli occhi.
Sei libera, le dico.
Allora sorride. Si guarda attorno, incredula.
Comincia a correre. Prima titubante e incerta, poi sicura, veloce.
Corre, in un prato. L'erba alta sferza le ginocchia nude, le mani. Corre, e ride.
Bisogna che le mostri la strada, penso.
Ed ecco che il prato, la bambina, i colori, sono solo l'illustrazione di un grosso libro, una delle tante. Volti, luoghi, autobus nella notte, cinema troppo affollati, alberi di Natale, luci da discoteca.
E' il libro della sua storia, della sua vita.
Spingo la mano fra le pagine, con fatica. Cerco la bambina, le dita tastano per trovarla.
Ecco. Presa. La estirpo, con delicatezza.
Sul palmo della mano la guardo, piena di dolcezza.
Il libro si richiude, la storia può restare là, con le sue ombre, le sue voci lontane.
Vieni piccola, vieni con me.
La deposito piano in quella casa di legno, il mio rifugio: divano rosso e tappeto bianco.
Lei toglie i sandali, occupa il divano, lo prova, allargando le braccia e le gambe. Mi guarda.
"Non farmi tornare indietro", dice seria.
"No, chiudo la porta, qui sei al sicuro".
Si appoggia a me, spettinata e bella. Fuori dalla finestra, cala la sera.
Magari potessimo tutti!
RispondiEliminaTe, con quella penna mascalzona
credi di fare solo segni in un foglio
e invece riporti a galla i dolori.
A volte vorrei cancellare dalla lista il tuo blog
ma per favore continua a scrivere.
Massimo...e tu non cancellarmi però :)
EliminaProbabilmente non ho capito niente...
RispondiEliminama per me, la bambina sei tu :)
Mi sa proprio di sì...
EliminaE' tutto così chiaro.
RispondiEliminaChe bello leggerti!..ogni volta di più..
Scrivi sempre ti prego...
Ciao ragazza. Lo faccio sì, altrimenti non vivo...
EliminaNon credo di essere mai riuscito a far convivere il ragazzino e l'uomo assieme. O l'uno o l'altro...ma non si guardano in cagnesco.
RispondiEliminaNon ho nulla da aggiungere al commento di Nucci, proprio nulla, ha detto lui esattamente le stesse cose che sento anch'io.
Proverò a portarvi anche un po' di...gioia... Spero di riuscirci :)
Elimina"altrimenti non vivo".
RispondiEliminail punto.
già...
(appuntarlo e parlarmene).
stop
E' così Marco.
EliminaMi ha salvato questo scrivere.
Questi tuoi frammenti sono bellissimi!
RispondiEliminaCiao Stefi :)
Elimina