La donna cammina morbido, come affondasse le piante dei piedi nella sabbia fine.
Oscilla gialla la coda di cavallo.
Entra nella bottega, odore di crauti e baccalà. Si spostano lenti gli occhi asciutti di un commesso vecchio come il tino scuro, colmo di fagioli secchi.
La guarda vago, e prova fastidio. E' sfacciata la giovinezza. Ingiusta.
"Pioverà", le dice, come a ferirla.
"No, il cielo si sta aprendo". E schiude la bocca rossa e mostra denti da torrone alle nocciole.
"Prego", replica lui vinto, piegando appena le ginocchia logore.
"Mezzo chilo di ardore e due etti di imprudenza, grazie".
Dal vetro sporco avanza sulle cose un sole acceso.
Sai, maestra, che scrivi davvero bene ? :)
RispondiEliminaMi fa star bene scrivere :)
Eliminafai le prove ... oscilla gialla la coda di cavallo, su un tatuaggio
RispondiEliminama quanta teacher c'è nelle storie che scrivi? :)
Poca poca.
EliminaPoi dipende dalle volte.
Qui c'è, ma solo nel senso delle cose.
Catastrofi annunaciate, il sole che scalda e porta via ogni spettro.
Piccole gocce di poesia in questa giornata grigia. Grazie :-)
RispondiEliminaAnche qui grigio piombo...ma sorrido :)
EliminaMolto intenso... si viene proprio trascinati lì accanto ai protagonisti...
RispondiEliminaEhi! Allora, febbre??? :)
EliminaUn "affresco" dipinto molto molto bene... potresti fare la pittrice con altrettanto successo di quanto già tu non ne abbia nella scrittura, secondo me :)
RispondiEliminaBuona domenica :)
Forse un fumetto. Quello magari mi riesce... :)
EliminaLa giovinezza è sempre sfacciatamente inconsapevole.
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