venerdì 4 ottobre 2013

Compere


La donna cammina morbido, come affondasse le piante dei piedi nella sabbia fine.
Oscilla gialla la coda di cavallo.
Entra nella bottega, odore di crauti e baccalà. Si spostano lenti gli occhi asciutti di un commesso vecchio come il tino scuro, colmo di fagioli secchi.
La guarda vago, e prova fastidio. E' sfacciata la giovinezza. Ingiusta.
"Pioverà", le dice, come a ferirla.
"No, il cielo si sta aprendo". E schiude la bocca rossa e mostra denti da torrone alle nocciole.
"Prego", replica lui vinto, piegando appena le ginocchia logore.
"Mezzo chilo di ardore e due etti di imprudenza, grazie".
Dal vetro sporco avanza sulle cose un sole acceso.

11 commenti:

  1. Sai, maestra, che scrivi davvero bene ? :)

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  2. fai le prove ... oscilla gialla la coda di cavallo, su un tatuaggio

    ma quanta teacher c'è nelle storie che scrivi? :)

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    1. Poca poca.
      Poi dipende dalle volte.
      Qui c'è, ma solo nel senso delle cose.
      Catastrofi annunaciate, il sole che scalda e porta via ogni spettro.

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  3. Piccole gocce di poesia in questa giornata grigia. Grazie :-)

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  4. Molto intenso... si viene proprio trascinati lì accanto ai protagonisti...

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  5. Un "affresco" dipinto molto molto bene... potresti fare la pittrice con altrettanto successo di quanto già tu non ne abbia nella scrittura, secondo me :)

    Buona domenica :)

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  6. La giovinezza è sempre sfacciatamente inconsapevole.

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