E' una serata bellissima, figlia di un giorno cupo di piogge e grigio di cumuli. Non sapevo che ogni nube avesse un suo nome. E sono nomi da gran signore: madama Cirri, donna Nembi, lady Strati.
Ne parla un libro scritto da Fosco Maraini (e corredato dalle fotografie di
Fulvio Roiter), gran
viaggiatore e conoscitore di culture: Nuvolario, ormai introvabile. Anzi, se qualcuno mi aiutasse in questa ricerca vana, godrebbe della mia eterna riconoscenza.
Insomma, ho divagato.
Dicevo di questa serata bellissima.
Di quelle che ti vien voglia di buttare due maglioni in una sacca. E andare.
Di quelle che se stai guidando, in una luce viola a gialla assieme, l'auto ti porta fuori, fuori dal traffico, fuori dalle rotte mille volte scritte, a cercare carrarecce di buchi e pozze.
Di quelle che qualsiasi scarpa potrebbe essere adatta.
eh già, le scarpe adatte... mica sei forte su questo però.
RispondiEliminaSu tutto il resto si.
Mi duole, ma devo ammetterlo :)
RispondiEliminaLe nuvole.
RispondiEliminaDe Andrè le cantava così :
Vanno
vengono
per una vera
mille sono finte
e si mettono li tra noi e il cielo
per lasciarci soltanto una voglia di pioggia.
Mi hai fatto venr voglia di riascoltare il disco :)
Ma è poesia questa...
Eliminadi quelle che guidi sperando di essere nella direzione giusta per allungare la notte di un altro pochino
RispondiEliminaEsatto Dado, di quelle.
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