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Si fa avanti Bianca.
"Possiamo farti le parrucchiere?"
Confesso che ho un debole per il gioco della parrucchiera. Anzi, direi che lo adoro. Quindi, con grande piacere, mi presto.
"Vai al bar o vai al ballo?", mi chiede Aurora, valutando le due alternative come il massimo della mondanità.
"Mah", dico pensosa, "preferirei un ballo".
E qui sciorinano tutta una serie di proposte: bionda liscia, mora riccia, castana con la treccia...
Definiti i dettagli, mi sottopongo al trattamento. Le due esperte arricciano, tirano, intrecciano.
"Però devi dirlo al principe che ti abbiamo pettinata noi" , esclamano compiaciute.
"Certo", rispondo "ma se mi chiede chi siete?"
"Eh, le parruchiere francesi".
"Francesi? Perchè francesi?", domando nascondendo a fatica un sorriso.
"Perchè siamo molto delicate".
Alla fine, chiedo il conto. Centocinquantamila. Per una principessa, anche un prezzo abbordabile.
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