Il salotto della nonna è un piccolo museo silente di oggetti sacri e profani, di centrini inamidati e vecchie foto. Come tutti i salotti poco vissuti, odora di chiuso e freddo.
Questo Natale non si aprirà per ospitare il chiassoso parentame festante. La mamma che va su e giù dalla cucina con un vassoio, le bimbe di mia cugina che si rincorrono, il piatto degli antipasti che passa di mano in mano, un libro ricevuto e commentato, il cellulare che squilla per un augurio da lontano.
Pare che la casa sia troppo vecchia, che il pavimento rischi di cedere.
In realtà la nonna è stanca, mal tollera di essere più in salute del suo unico figlio maschio, da sempre così amato. Non se ne fa una ragione, trova profondamente ingiusta la grazia concessale: lei legge, racconta, ha delle opinioni, ascolta la radio, risponde al telefono, riflette.
E non sa per quanto tempo, suo figlio potrà ancora farlo.
Bel post,anche se triste,del resto è uno spaccato della realtà.Volevo sapere dove hai trovato la bella libreria iNobilii.Buon weekend
RispondiEliminaTi aspetto nei miei blog.
insegnante in pensione
OLGA
Guarda qui:
RispondiEliminahttp://www.anobii.com/
Ti registri e inserisci tutte le tue letture... :))
Grazie della visita!
purtroppo non si possono trovare le ragioni di una cosa che non ne ha...
RispondiEliminaVa solo assimilata, pian piano...
EliminaAccettazione e rassegnazione, quando una spiegazione non c'è, poi la forza reagire di fronte all'impotenza è l'unico modo di voler bene e volersi bene.
RispondiEliminaBuona giornata!
Anche a te. Grazie :)
EliminaDev'essere difficile sopravvivere ai propri figli
RispondiEliminaaspettare poi fa diventare pazzi.
Faccio fatica a farti gli auguri di buone feste.
Troveremo un post meno nostalgico per farceli... :)
EliminaOps, situazione che mi pare di conoscere...
RispondiEliminaUn abbraccio scatta spontaneo, via web è difficile fare di più.
Benvenuto... :)
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