Non è facile dire di sè, quando ogni cosa pare insapore. Incolore. Finisci per ripeterti. O simulare. Mettere l'ennesimo strato di cerone bianco. Il pilota automatico di espressioni accettabili. Ti sembra di non poter sporcare ancora la serenità degli altri.
Ma gli amici vedono, colgono. E chiedono.
"Come stai oggi?"
"Hai dormito?"
Poi provano a proteggerti.
"Chiamami stasera prima di andare a dormire".
"Mangi in questi giorni?"
E ti scrivono, e le parole sono una spinta.
Compatisco le persone che sono state allontanate dalla loro vita, ma ho imparato a riconoscere chi invece sta vivendo la sua esattamente come vorrebbe. E' l'unico scopo: essere sicura che le persone che amo vivano la loro vita, ed io prima di tutti.
Cerca di accettare il cambiamento e la sofferenza.
Non combatterli, ti stanno avvicinando a te stessa. Ripetitelo ogni volta che stai male.
O sono carezze.
Quando tutto si deprime è perchè quel tutto si è stufato di essere il senso che davamo al Tutto.
Abbiamo bisogno di vivere il tutto con un nuovo senso o di viverlo senza senso.
O di viverlo creando un nostro senso.
Quello che possiamo fare e' amare, amare quello che c'è, e ti prego di continuare ad esprimere quello che senti perche' renderlo silenzioso sarebbe ancora più doloroso.
Io non pensavo di essere amata così.
Ci sono dei momenti, ogni tanto, in cui il mondo sembra un bel posto.
RispondiEliminaE anche lo è... :)
EliminaComincio l'anno nuovo con questo tuo post che è delicato e pieno di sensibilità.
RispondiEliminaTi ringrazio per questo, cara Gioia e ti auguro un Felice 2013!
Ciao,
Lara
Grazie Lara! Anche a te! :)
EliminaÈ bello accorgersene.
RispondiEliminaTi abbraccio e ti bacio a distanza.
Buon anno, Gioia.
Lo faccio anch'io ragazza...
EliminaBuon 2013 :)