mercoledì 18 aprile 2012

Daphne Selfe

Daphne Selfe ha 83 anni e fa la modella. Senza trucchetti.

Stamattina ero un po' tardi.
Una dolce signora alle soglie dei settanta, mi incrocia sotto casa e dice inclinando la testa di lato: "sei proprio luminosa oggi!". Saluto, sorrido, accenno alla mia capigliatura indomita e arruffata, faccio per salire in macchina caricando qua e là le numerose borse.
"Pensa", aggiunge lei incamminandosi, quasi tra sè, "stamattina ho ricevuto al cellulare il messaggio di un coetaneo. Sai come ha esordito? Dicendo 'ciao bellissima'!". Scuote la testa alzando entrambe le mani.
"Accidenti", dico io, "che uomo ardito!"
"Evidentemente intorno ha poca scelta", risponde lei ridendo allegra, e si allontana.

La nostra scuola ha da sempre una madrina d'eccezione. Una donna speciale, preparata, determinata, che ha saputo far crescere il metodo. Nonostante sia allieva di una pupilla di Maria Montessori e abbia superato i settant'anni, non è mai ancorata al passato e vive esattamente nel "qui e ora", cogliendone sfumature, echi, suggestioni.
Guardarla parlare ai nostri bambini decisa, ferma, in quel suo modo misurato, lento e capire che i bambini modificano il loro registro (linguaggio, movimento, sguardo) per adattarsi al suo, ha sempre il sapore del miracolo.
E' una donna con qualche problema di salute, a volte stanca, altre affaticata. Ma quando la fai accomodare, le porgi una sedia, le avvicini lo zucchero, ti informi della nipotina, non senti mai un briciolo di compassione per l'età che avanza o i suoi acciacchi. Non diventi protettivo. Sa rimanere, a dispetto di tutto, una presenza che riempie e colma.

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