sabato 11 agosto 2012

Un, due, tre...stella!


Dopo aver cacciato stelle cadenti stesa su una coperta nel prato, affronto l'ultimo giorno qui tra i colli.
Domani si torna a casa e non mi dispiace, quest'anno.
Un'alchimia impossibile, sicuramente originata dalla mancata condivisione di obiettivi e intenti.
Perchè sono venuta qui? Perchè sei venuto qui? Cosa cercavi? Semplice, chiaro. Ma non è stato esplicitato.
E mentre gli spaghetti scaldati e ripassati da tre pasti languono in attesa dei volontari di turno al mercatino, penso a quanto fatto.
Mangiare scarti per un'intera settimana e nutrire di codesti scarti venticinque persone, ha del miracoloso. Non è mai stata fatta una spesa. Abbiamo utilizzato unicamente prodotti in scadenza (o appena scaduti), che i supermercati avrebbero eliminato. E dover cucinare per una truppa trovandosi davanti un sacchetto di fagioli, tre casse di melanzane ammaccate, due ricotte, aneto, tre vasetti di yougurt, mezzo chilo di miglio e tre pacchi di spaghetti, richiede un notevole investimento creativo.
Dall'altra parte, provare ad esprimere il proprio disappunto utilizzando espressioni e vocaboli appropriati (nonchè decorosi) rimanendo in ascolto attivo, implica un enorme impegno sul fronte della mediazione e del controllo di sè.
Creatività + controllo. Ottima formazione per chi, da qui a qualche settimana dovrà gestire ansie adulte e moti d'entusiasmo infantili coniugando il tutto ad un apprendimento vivo ed esperienziale.
Bingo.


2 commenti:

  1. coraggio, come si diceva, quando si fa un'esperienza forte è meglio non infilarsi subito in un'altra. A proposito il libro roso di Demetrio che ho letto è proprio quello sul tuo scaffale

    gio

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