lunedì 13 agosto 2012

Rimpianti

Amelia, l'unica nonna che mi rimane, è assolutamente presente e vigile.
Anzi, mi sembra che la sua natura autoironica e sagace trovi ora più tempo e spazio per dirsi.
E' stata sarta, una sarta esperta, "finita", che sapeva inventare per noi costumi, abiti principeschi e bambole con le trecce. Ora vede poco, ma saggiare la consistenza di una stoffa le procura ancora un brivido, un'emozione.
Stasera sono passata a trovarla.
Si è complimentata per l'abito che indossavo, e dopo aver appurato che l'avevo cucito io, ha analizzato orli e rifiniture. Ho superato l'esame.
Ci siamo accomodate in cucina, e come accade sempre appena si abbandona sulla sedia accanto alla finestra, i ricordi si affacciano, uno ad uno.
"Non credere a quelli che ti raccontano che la vecchiaia è una bella cosa", dice amareggiata.
Poi aggiunge sovrappensiero: "ho lasciato troppe cose da fare, troppe risposte da dare. E adesso, solo adesso so cosa dovevo fare e cosa avrei dovuto dire".
La ascolto, incantata. La badante ci interrompe per chiederle se vuole qualcosa da bere, fa molto caldo e la nonna è affaticata.
Lei sorride e dice di non interromperla adesso che sta "facendo filosofia".
Pensa, poi conclude, seria.
"Credimi, fanno meno male i rimorsi che i rimpianti".

4 commenti:

  1. Mi sa che tua nonna abbia ragione riguardo i rimorsi e i rimpianti...

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  2. Sì...credo che ne farò una targa di questa massima... :)

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  3. "facendo filosofia"
    La vita è a consuntivo, il rimorso di oggi è il rimpianto di domani.
    Nonna Amelia ha la ricchezza di avere delle risposte, rimpianti, rimorsi, ha vissuto.
    Pensa la povertà di chi guardando fuori dalla finestra non sa ancora cosa doveva fare e cosa doveva dire

    Franco

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  4. Sì, hai ragione...
    La sua ricchezza sta nell'aver visto e colto, nella capacità di analizzare e leggere gli eventi, ancora adesso.

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