domenica 12 agosto 2012

Riprendersi


“La vita senza racconti diventerebbe una grande schizofrenia in cui esplodono come in fuoco d’artificio i mille pezzi delle nostre esistenze: per ordinare e capire chi siamo dobbiamo raccontarci”
(A. Tabucchi)

"Solo quando ci si è trovati, bisogna imparare a perdersi ogni tanto, e poi ritrovarsi: premesso che si sia pensatori.
(F. Nietzsche)

Un po' come i tarocchi, che ieri sera Marilena ha letto per Laura, così io oggi leggo e soppeso ogni parola. Le alzo, le sposto, ne sovverto l'ordine, provando a farle suonare. Ma sono mute.
Quante volte questo scalpellare e ripulire, questo incidere e poi soffiare via polvere, mi ha portata lì, sul ciglio di un pianto, su un abisso liquido di nostalgia?
Mi perdo, a volte.
Allora è necessario spegnere il fuoco, lasciando in cucina un'unica candela accesa. Avvolgersi in una sciarpa che sa di buono, infilare gli stivali di gomma. E dopo aver messo qualche provvista nella bisaccia, andar per sentieri e boschi, cercando. Chiamare a gran voce.
Mi trovo, spesso.
Anche oggi guardando lontano -una mano a schermare gli occhi-, mi pare di vedere la gonnella bianca e il passo svelto di quella biondina. Si lascerà prendere, lo so.

3 commenti:

  1. L'estate a volte ha dei risvolti riflessivi che manco un mese di eremitaggio! Forse per la necessità di contrastare tutto questo colore, tutti questi profumi. Forse sul fondo dell'allegria estiva, i moti malinconici dell'anima vengono fuori più facilmente. Come quando nelle serate con gli amici ti prendono quei cinque minuti in cui vuoi stare solo. Eppure c'è bisogno anche di questo.

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  2. Sì, è un po' così...hai ragione.
    E arrivo da due settimane a dir poco intense :))
    Come diceva mia nonna, mi ci vorrebbe un po' di sana "stupidèra" (dicesi "stupidèra" una certa leggerezza vuota e incosciente)

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  3. "stupidèra" è un termine che rende benissimo l'idea della spensieratezza frivola, credo lo adotterò. Grazie nonna di Gioiuzza :D

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