sabato 25 agosto 2012

Veronique Olmi


Un racconto erotico in cui l'intreccio prevedibile si carica di suspense e i gesti del desiderio assumono una gravità piena di pudore. 

Eeeeeh?
Einaudi!? Sarebbe questa la frase che apponi sulla fascetta del libro in questione?
Va bene, dell'erotismo c'è. Anche di una certa portata.
Ma questa è una Storia. C'è dolore, tormento, paura. C'è vita. Non suspense (che credevo si scrivesse suspance) da fiction.

Lui chinò la testa e si sbottonò la camicia azzurra. Bene, disse. E quel Bene significava Pazienza. Mi vedrai. Pazienza. L'hai voluto tu. Pazienza.
Dietro il sigaro, dietro l'uomo che porta una donna in albergo, l'uomo che stappa una bottiglia di vino, l'uomo che rovescia una donna sul letto, c'era questo. Dei piccoli bottoni di madreperla. Pazienza.

2 commenti:

  1. Penso sia suspense la forma scritta corretta, poi la pronunciamo alla francese o all'inglese, come preferiamo...

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